sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di notifica degli atti


Procedura di notifica al defunto degli atti impositivi

24 Agosto 2019 - Paolo Rastelli


Il Decreto del Presidente della Repubblica 600/1973, all'articolo 65, comma 2, prevede che gli eredi debbano comunicare (direttamente o a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento all'ufficio finanziario competente in ragione del domicilio fiscale del de cuius) le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione configura un vero e proprio onere, diretto a consentire agli uffici di azionare direttamente nei confronti degli eredi le obbligazioni tributarie, il cui presupposto si sia verificato anteriormente alla morte del de cuius. A completamento della disciplina normativa sul punto, il medesimo articolo 65, comma 4, stabilisce che la notifica degli atti intestati al defunto può essere effettuata agli eredi impersonalmente e collettivamente nell'ultimo domicilio dello stesso ed è efficace nei confronti degli eredi che, almeno trenta giorni prima, non abbiano effettuato la comunicazione. Pertanto, l'atto concernente obbligazioni tributarie facenti capo al defunto va notificato agli eredi, in via alternativa impersonalmente e [ ... leggi tutto » ]


Notifica nulla se la cartella esattoriale viene consegnata presso il precedente indirizzo al coniuge separato del destinatario

22 Aprile 2019 - Paolo Rastelli


Nulla la notifica effettuata nel luogo di abitazione del destinatario nel suo Comune di residenza (come risultante dal certificato storico anagrafico), ma al precedente indirizzo di residenza anagrafica, immobile assegnato al coniuge in sede di separazione personale, mediante consegna a familiare convivente (nella fattispecie il coniuge separato). In pratica, la qualifica di convivente, anche se riportata nella relata di notifica, viene superata dalla prova contraria fornita dal destinatario che, dimostra che alla data della relata già risiedeva in luogo diverso da quello in cui è stata eseguita la notifica. I giudici richiamano (sentenza 7830/2015) la giurisprudenza che ha già affermato la nullità della notifica consegnata al padre del destinatario, non nella abitazione di quest’ultimo ma nell'abitazione del padre; al riguardo, la Corte ha condivisibilmente affermato che non basta che la persona cui sia stata consegnata la copia sia in rapporti di parentela con il destinatario dell'atto dovendo, invece, trattarsi di [ ... leggi tutto » ]


La proposizione del ricorso tempestivo a sanzione amministrativa sana la nullità della notifica del verbale

29 Novembre 2018 - Giuseppe Pennuto


In materia di sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, la proposizione di tempestiva e rituale opposizione ex art. 22 della legge 689/1981, sana la nullità della notifica del verbale di accertamento, rendendo irrilevante la nullità nel caso di raggiungimento dello scopo. Ciò che conta è che non siano decorsi i termini di decadenza per la notifica e che il ricorrente abbia avuto piena conoscenza ed abbia potuto adeguatamente difendersi nel merito, senza eventuale pregiudizio per il ritardo con cui egli è entrato in possesso del verbale in questione, potendo quest’ultimo aspetto rilevare ai soli fini dell'incidenza dell'eventuale limitato tempo a disposizione per l'articolazione delle difese, problematica che va comunque sollevata in sede di ricorso. Così si è espressa la Corte di cassazione con l'ordinanza 30725/2018. [ ... leggi tutto » ]


Notifica degli atti ad opera dell’ufficiale giudiziario e residenza sconosciuta del destinatario – quando è possibile il deposito di copia dell’atto nella casa comunale?

17 Giugno 2018 - Annapaola Ferri


L'articolo 143 del codice di procedura civile dispone che, se non sono conosciuti la residenza, la dimora e il domicilio del destinatario, l'ufficiale giudiziario esegue la notifica mediante deposito di copia dell'atto nella casa comunale dell'ultima residenza o, se questa è ignota, in quella del luogo di nascita del destinatario e la notifica si ha per eseguita nel ventesimo giorno successivo. Secondo la consolidata giurisprudenza di legittimità, solo la notifica a persona di residenza, dimora o domicilio sconosciuti legittima l'applicabilità della forma disciplinata dall'articolo 143 del codice di procedura civile, ma a tal fine è necessario che ricorra propriamente l'impossibilità di individuare i detti luoghi, nonostante l'espletamento delle indagini necessarie secondo l'ordinaria diligenza. La Corte di cassazione ha anche chiarito che i presupposti, legittimanti la notifica a norma dell'articolo 143 del codice di procedura civile, non sono solo il dato soggettivo dell'ignoranza, da parte del richiedente o dell'ufficiale giudiziario, circa [ ... leggi tutto » ]


Valenza del domicilio fiscale per la notifica degli atti da parte dell’agenzia delle entrate e casi di difformità con la residenza anagrafica del contribuente – comunicazioni di elezione e di variazione del domicilio fiscale

7 Giugno 2018 - Giorgio Valli


A norma dell'articolo 58 del decreto presidente repubblica 600/1973 le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato italiano hanno il domicilio fiscale nel Comune nella cui anagrafe sono iscritte. In tutti gli atti, contratti, denunzie e dichiarazioni che vengono presentati agli uffici finanziari deve essere indicato il Comune di domicilio fiscale delle parti, con la precisazione dell'indirizzo. L'articolo 60, sempre nel dpr 600/1973, prevede che è facoltà del contribuente eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel Comune del proprio domicilio fiscale per la notifica degli atti o degli avvisi che lo riguardano e che, in tal caso, l'elezione di domicilio deve risultare espressamente dalla dichiarazione annuale ovvero da altro atto comunicato successivamente al competente ufficio imposte a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Tuttavia, la giurisprudenza di legittimità ritiene che se il contribuente ha indicato proprio nella dichiarazione annuale espressamente il proprio indirizzo situato nel Comune [ ... leggi tutto » ]