sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Avviso di mora non preceduto dalla regolare notifica dell’atto impositivo – bisogna impugnarli entrambi

7 Maggio 2012 - Giorgio Valli


In tema di riscossione delle imposte, l'avviso di mora assolve due funzioni: la prima, equivalente a quella del precetto ed avente carattere necessario, consiste nell'accertare il mancato pagamento del debito tributario e nell'intimare al contribuente l'effettuazione del versamento dovuto entro un termine ristretto, con l'avvertenza che in mancanza si procederà ad esecuzione forzata. la seconda funzione è eventuale, ha natura sostanziale, e consiste nel portare a conoscenza del contribuente per la prima volta la pretesa erariale, ove l'avviso di mora non sia stato preceduto dalla regolare notifica dell'avviso di accertamento o di liquidazione o della cartella esattoriale. Pertanto il contribuente il quale lamenti che la notifica dell'avviso di mora non sia stata preceduta dalla regolare notifica degli atti di imposizione, ha l'onere di impugnare congiuntamente sia l'avviso di mora, sia gli atti da questo presupposti e non notificatigli. In difetto, egli decade non solo dal potere di impugnare i suddetti [ ... leggi tutto » ]


Notifica atti e destinatario irreperibile – quando va inviata la raccomandata informativa

12 Aprile 2012 - Giorgio Valli


Quando non sia  possibile perfezionare la  notifica di un atto perché il destinatario risulta temporaneamente irreperibile Qualora non sia  possibile perfezionare la  notifica di un atto perché il destinatario risulta temporaneamente irreperibile o per assenza, incapacità, o rifiuto dei soggetti (indicati dall'articolo 139 del codice di procedura civile) ritenuti idonei a ritirarlo in sua vece, la notifica si effettua depositando l'atto nella sede del Comune dove la notifica deve essere eseguita. Contestualmente viene affisso un avviso dell'avvenuto deposito alla porta dell'abitazione, ufficio o azienda del destinatario e si procede ad inviare al destinatario, risultato momentaneamente irreperibile, una raccomandata a/r informativa, così come prescrive l'articolo 140 del codice di procedura civile. Nel caso in cui, invece, il destinatario opponesse rifiuto a ritirare l'atto, questa circostanza, ai sensi del secondo comma dell'articolo 138 codice di procedura civile, equivale, a tutti gli effetti, ad una notifica perfezionata a mani proprie. La notifica di [ ... leggi tutto » ]


Notifica postale diretta della cartella esattoriale – è valida?

12 Aprile 2012 - Giorgio Valli


Ci si chiede se sia valida la notifica della cartella esattoriale effettuata a mezzo posta direttamente dall'Agente della Riscossione La questione è stata molto controversa e le sentenze sul punto discordanti, almeno fino al 19 settembre 2012, data in cui è stata pubblicata la pronuncia numero 15746 a cura della sezione tributaria della Corte di cassazione. Il problema nasce in quanto l'articolo 26, primo periodo, del DPR numero 602/73 prevede che: "La cartella è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge ovvero, previa eventuale convenzione tra comune e concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale". Il secondo periodo dello stesso articolo 26 aggiunge che: "la notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento". Sulla base di questo secondo periodo, l'Agente della Riscossione ritiene di poter effettuare direttamente la notifica per posta, senza [ ... leggi tutto » ]


La guida al ricorso tributario

7 Aprile 2012 - Giorgio Valli


La guida al ricorso tributario Se il contribuente ritiene illegittimo o infondato un atto emesso nei suoi confronti (per esempio, un avviso di liquidazione o di accertamento, una cartella esattoriale), può rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale per chiederne l'annullamento totale o parziale. Nel valutare l'opportunità di instaurare un contenzioso tributario, occorre comunque ponderare sia tempi che costi. Infatti, la proposizione di un ricorso comporta, nella maggior parte dei casi, costi aggiuntivi rappresentati dall'obbligo di farsi assistere da un difensore e dal rischio, per chi perde, di essere condannato al pagamento delle spese. Per gli atti notificati dal 1° aprile 2012 è stato introdotto nel processo tributario il nuovo istituto del "reclamo" (articolo 39, comma 9, del decreto legge 98/2011). L'obiettivo è trovare un accordo preventivo con il Fisco ed evitare il ricorso al giudice tributario. L'istituto del reclamo è obbligatorio per le controversie di valore non superiore a 20 mila [ ... leggi tutto » ]


Intimazione di pagamento per tributi – è competente la commissione tributaria

23 Gennaio 2012 - Giorgio Valli


Se l'intimazione di pagamento ha per oggetto i tributi,  il ricorso deve essere proposto dinanzi alla Commissione tributaria La Cassazione a Sezioni Unite ha ribadito il principio per il quale  le intimazioni di pagamento aventi ad oggetto tributi devono essere impugnate dinanzi alla Commissione tributaria (Cassazione, Sezioni Unite, sentenza numero 1865/2011) Questo indipendentemente dal tipo di vizio eccepito dal ricorrente. Il dubbio si poneva in quanto l'articolo 2 del Decreto legislativo 31 dicembre 1992, numero 546, come modificato dall'articolo 12 della Legge 26 dicembre 2001, numero 448, sottrae alla giurisdizione del giudice tributario le controversie attinenti alla fase dell'esecuzione forzata. Il ricorrente aveva erroneamente dedotto che l'intimazione di pagamento fosse riconducibile a questa fase e, conseguentemente, sottratta alla giurisdizione della Commissione tributaria. Invero l'intimazione di pagamento, come anche la cartella esattoriale e l'avviso di mora, non è un atto esecutivo, bensì un atto prodromico, antecedente alla fase esecutiva. E l'impugnazione [ ... leggi tutto » ]