sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Una condanna per evasione fiscale può comportare il sequestro di beni immobili inseriti nel fondo patrimoniale

26 Dicembre 2013 - Giorgio Valli


La Cassazione, con sentenza numero 40901 del 18 ottobre 2012 ha legittimato la confisca di beni immobili inclusi nel fondo patrimoniale costituito da soggetto successivamente condannato per evasione fiscale. Secondo i giudici di piazza Cavour, in simili circostanze, il sequestro è possibile anche se l'abitazione è stata conferita ad un fondo patrimoniale. Ciò in base al principio della "confisca per equivalente", ovvero l'espropriazione di somme di denaro o beni di cui il condannato abbia la disponibilità per un valore corrispondente a quanto dovuto al fisco. [ ... leggi tutto » ]


Elusione fiscale » iva indetraibile se fatturato è troppo alto rispetto a consulenza professionale

5 Dicembre 2013 - Giorgio Valli


Infatti, l'amministrazione finanziaria può ridurre induttivamente l'importo della consulenza e circoscrivere il beneficio. Insomma, una volta contestata l'antieconomicità dell'operazione è il contribuente a dover dimostrare che il lavoro richiesto merita un compenso così alto. Questo l'orientamento della Suprema Corte espresso con la sentenza 27199/13. Che cosa si intende per elusione fiscale? L'elusione fiscale è la pratica di porre in essere un negozio giuridico, da parte di un contribuente, al solo fine di pagare meno tributi. A differenza dell'evasione fiscale, l'elusione viene ritenuta una pratica giuridicamente lecita.In Italia, IAn presenza di alcune precise circostanze, essa può incontrare lo sfavore della normativa speciale in materia fiscale. Iva ed elusione fiscale: considerazioni sulla sentenza La sezione tributaria ha dato torto a una srl che aveva emesso una fattura di 125 mila euro per consulenza fiscale. Quindi aveva portato l'Iva in detrazione. La cosa non è quadrata all'ufficio che ha ritenuto l'importo della prestazione [ ... leggi tutto » ]


Accertamenti fiscali – procedura e garanzie per il contribuente

26 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


In caso di verifiche fiscali, il contribuente ha diritto di farsi assistere e di ricorrere al Garante del contribuente a fronte di scorrettezze o violazioni di legge da parte degli organi accertatori. La Legge numero 212/2000 ("Statuto del contribuente") prevede all'articolo 12 le modalità con cui possono essere effettuati gli accessi, le ispezioni e le verifiche fiscali nei locali del contribuente. La norma stabilisce alcune importanti garanzie a tutela del cittadino. Diritto all'informazione sull'accertamento fiscale Il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni che giustificano la verifica e dell'oggetto che la riguarda. Occorre tener presente che tutti gli accessi, ispezioni e verifiche fiscali nei locali destinati all'esercizio di attività commerciali, industriali, agricole, artistiche o professionali possono essere effettuati sulla base di esigenze effettive di indagine e controllo. Modalità e limiti di tempo alla permanenza nei locali del contribuente durante l'accertamento fiscale Gli accessi, le ispezioni e le verifiche fiscali [ ... leggi tutto » ]


Avviso di accertamento – illegittimo se emesso prima di 60 giorni dalla verifica fiscale

26 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


All'esito della verifica fiscale, ci sono 60 giorni di tempo per il contribuente per presentare osservazioni e richieste; l'avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni è illegittimo. La Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza del 29 luglio 2013, ha ribadito il principio secondo cui l'avviso di accertamento non può essere emanato prima di sessanta giorni dal compimento della verifica fiscale (e dalla consegna del relativo verbale al contribuente). Questo perchè l'articolo 12, comma 7, della Legge numero 212/2000 ("Statuto del contribuente") prevede che il contribuente ha diritto di presentare le proprie osservazioni e richieste entro sessanta giorni dalla consegna del verbale di verifica. L'organo accertatore ha l'obbligo di considerare e valutare le osservazioni e le richieste del contribuente, dandone adeguata motivazione nel successivo provvedimento. Pertanto, l'avviso di accertamento non può essere emesso prima che siano decorsi sessanta giorni, perchè altrimenti verrebbe leso il diritto di difesa del contribuente . [ ... leggi tutto » ]


Redditometro » alto tenore di vita grazie ai propri risparmi? l’accertamento è illegittimo

22 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


Illegittimo l'accertamento se si dimostra che l'alto tenore di vita è frutto di propri risparmi Redditometro: è illegittimo l'accertamento sintetico basato sull'alto tenore di vita se il contribuente dimostra che è frutto di risparmi accumulati negli anni. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 21994/13, ha sancito che: In tema di redditometro, è illegittimo l'accertamento sintetico basato sull'alto tenore di vita se il contribuente dimostra che è frutto di risparmi accumulati negli anni. Con questa massima, la Suprema Corte ha inflitto un duro colpo al redditometro. A parere degli Ermellini, infatti, l'amministrazione finanziaria non può ignorare eventuali risparmi messi da parte dal contribuente. Dunque, in questi casi, se adeguatamente provato, non devono essere presi in considerazione gli indicatori del redditometro che segnalano l'incongruenza tra reddito e spesa. Il caso Accolto il ricorso di una coppia, moglie e marito, destinatari di un accertamento [ ... leggi tutto » ]