sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Nullo l’avviso di accertamento se la pretesa impositiva non consente al contribuente il diritto di difesa

28 Agosto 2014 - Giorgio Valli


L'avviso di accertamento deve contenere l'indicazione non soltanto degli estremi del titolo e della pretesa impositiva, ma anche dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che lo giustificano, costituendone imprescindibile requisito di legittimità. Tali elementi devono sussistere al fine di porre il contribuente in condizione di conoscere la pretesa impositiva in modo tale da consentirgli di valutare l'opportunità di esperire l'impugnazione giudiziale; essi, inoltre, devono essere forniti non solo tempestivamente (e dunque contenuti nel provvedimento) ma anche con quel grado di determinatezza ed intellegibilità che permetta all'interessato un esercizio non difficoltoso del diritto di difesa. Quando si rileva non soltanto la mancata indicazione della norma violata ma anche la carenza nell'atto di accertamento di qualsiasi criterio normativo idoneo a giustificare il provvedimento, l'atto risulta privo delle ragioni giuridiche che costituiscono requisito imprescindibile della motivazione e, dunque, nullo. Così si sono espressi i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza [ ... leggi tutto » ]


Agevolazione fiscale prima casa » non perde i benefici il cittadino che si deve trasferire all’estero per ragioni di lavoro

7 Agosto 2014 - Andrea Ricciardi


L'agevolazione fiscale per la prima casa resta valida anche se non si abita nell'immobile: chi risiede all'estero, infatti, non perde il beneficio se vende e ricompra l'abitazione. Non decade dall'agevolazione prima casa il contribuente che venda la casa prima del decorso del termine di cinque anni dall'acquisto e ne compri un'altra, entro un anno dalla vendita, qualora destini quest'ultima a propria abitazione principale. Se però si tratta di un cittadino italiano residente all'estero, il riacquisto entro l'anno, che evita la decadenza, può avere a oggetto anche una casa che non sia destinata ad abitazione principale dell'acquirente, a causa del fatto che si tratta appunto di un cittadino emigrato. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 15617/14. Secondo la normativa vigente, il cittadino italiano emigrato all'estero può acquistare in Italia un'abitazione con l'agevolazione prima casa a condizione che l'immobile sia acquistato come prima casa sul territorio italiano. Ciò perché, [ ... leggi tutto » ]


Notifica diretta a mezzo posta nelle mani del portiere – legittima anche senza aver verificato l’assenza del destinatario

2 Agosto 2014 - Marzia Ciunfrini


Con la notifica diretta mediante spedizione dell'atto a mezzo del servizio postale, il notificante è abilitato a fare a meno dell'intermediazione dell'ufficiale giudiziario (ferma restando, ovviamente, quella dell'ufficiale postale). Quindi, il notificante è tenuto a seguire le sole modalità di notifica semplificata (ovvero le norme concernenti il servizio postale ordinario) alle quali non si applicano le disposizioni concernenti le notifiche effettuate a mezzo posta tramite gli ufficiali giudiziali (o, eventualmente, i messi comunali e i messi speciali autorizzati). La notifica effettuata dall'agente postale a mani del portiere, senza accertare previamente l'assenza del destinatario o di altri soggetti abilitati a ricevere il plico e senza spedire la raccomandata con l'avviso di avvenuta notifica, e giacenza, al destinatario, è, pertanto, legittima. Così ha stabilito la Corte di cassazione nella sentenza numero 14196/14. [ ... leggi tutto » ]


Accertamento da redditometro – la presunzione legale di capacità contributiva

1 Agosto 2014 - Loredana Pavolini


In tema di accertamento dei redditi, costituiscono elementi indicativi di capacità contributiva, tra gli altri, la disponibilità in Italia o all'estero di autoveicoli, nonchè di residenze principali o secondarie. La disponibilità di tali beni, come degli altri previsti dalla norma, costituisce, quindi, una presunzione legale perchè è la stessa legge che impone di ritenere conseguente al fatto (certo) di tale disponibilità la esistenza di una capacità contributiva, mentre grava sul contribuente fornire la prova di redditi non imponibili idonei al mantenimento (ivi compreso l'originario acquisto) del possesso di tali beni. Il contribuente, per giustificare la disponibilità dei beni che, come accennato, determinano una presunzione legale di capacità contributiva, non può chiamare in causa una presunta donazione endofamiliare. La prova delle liberalità che, eventualmente, hanno consentito in tutto o in parte l'incremento patrimoniale deve essere documentale e in grado di collegare la stessa provvista, fornita dai congiunti, all'incremento patrimoniale realizzato. La [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa – non è sufficiente la stipula del compromesso

1 Agosto 2014 - Giorgio Valli


L'effetto traslativo della proprietà discende esclusivamente dal contratto definitivo e non è rilevante, per i suoi effetti, la data in cui sia stato stipulato il preliminare di compravendita. La giurisprudenza mantiene questa fondamentale distinzione nel momento in cui, ad esempio, ritiene che debbano escludersi dalla comunione legale fra coniugi i beni con riferimento ai quali il contratto di trasferimento sia stato stipulato dopo lo scioglimento della comunione stessa, pur se il preliminare sia stato stipulato da uno coniugi in costanza di comunione. Tale soluzione non può che essere recepita anche in ambito tributario. II significato letterale dell'espressione acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale, quale elemento previsto ai fini della conservazione dell'agevolazione fiscale prima casa rimanda univocamente alla necessità di porre in essere un trasferimento del diritto di proprietà di un immobile. La giurisprudenza ha chiarito che l'acquisto rilevante ai fini delle agevolazioni fiscali prima casa può [ ... leggi tutto » ]