contratti di locazione - affitti in nero e sanzioni per il locatore - sfratti e diritto alla casa - morosità incolpevole


Contratti di locazione » i costi sostenuti per innovazioni, trasformazioni e migliorie alle strutture e agli impianti gravano sul conduttore

28 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Nell'ambito dei contratti di locazione i costi per innovazioni, trasformazioni e migliorie dell'immobile, nonché degli impianti, vanno sostenute dal conduttore dell'appartamento e non dal locatore. Gli obblighi previsti dagli articoli 1575 e 1576 c.c. non comprendono l'esecuzione di opere di modifica o trasformazione della cosa locata, anche se imposte da disposizioni di legge o dall'autorità, sopravvenute alla consegna, per rendere la cosa stessa idonea all'uso convenuto, né il locatore è tenuto a rimborsare al conduttore le spese sostenute per l'esecuzione di tali opere, salva l'applicazione della normativa in tema di miglioramenti. E' quanto emerge dalla sentenza 24987/14 della Corte di Cassazione. Da ciò che si apprende dalla suddetta pronuncia, in materia di contratti di locazione, dunque d'affitto, il conduttore, ovvero l'affittuario, qualora voglia intraprendere ristrutturazioni all'immobile, per esempio per renderlo più esteticamente gradevole, deve sostenere, da solo, i costi relativi. Inoltre se, nel contratto di locazione, è chiarito che grava [ ... leggi tutto » ]


Contratti di locazione » il locatore risarcisce il conduttore quando non prova la necessità del rilascio anticipato dell’appartamento per esigenze familiari

11 Novembre 2014 - Gennaro Andele


In un contratto di locazione, il locatore deve corrispondere il risarcimento danni al conduttore quando, il primo, non prova la necessità del rilascio anticipato dell'appartamento per esigenze familiari. Le sanzioni alternative di ripristino della locazione o di risarcimento del danno, a carico del locatore che abbia ottenuto la disponibilità anticipata dell'immobile per una finalità non più realizzata, hanno fondamento contrattuale e incombe dunque sullo stesso locatore l'onere di provare di avere adempiuto all'obbligo corrispondente, ovvero di non aver potuto adempiere per cause ostative a lui non imputabili. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23794/14. Ennesima pronuncia della Suprema Corte che consolida un principio di diritto in materia di locazione e, in particolare, in merito al ripristino del contratto locativo e del risarcimento del danno. A parere degli Ermellini, infatti, nella fattispecie di richiesta al conduttore di disponibilità anticipata dell'immobile, per adibirlo ad abitazione di familiare, l'onere probatorio [ ... leggi tutto » ]


Contratti di locazione » va risarcito il conduttore per l’affare perso a causa della consegna tardiva dell’immobile affittato

24 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


Contratti di locazione: il locatore va risarcito dal conduttore se, a causa del ritardo nella consegna dell'immobile in concessione, ha perso la possibilità di vendere o riaffittare l'appartamento. In tema di locazione di immobili, una volta che l'attore abbia provato l'esistenza di una favorevole occasione di vendere o di locare l'immobile, la valutazione sull'esistenza di un eventuale danno da ritardato rilascio di immobile, va effettuata con valutazione prognostica ex ante, in cui si consideri se, in mancanza del ritardo nella riconsegna, il proprietario avrebbe potuto secondo la regolarità causale concludere l'affare. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22352/14. Secondo quanto disposto dalla pronuncia in esame, nell'ambito dei contratti di locazione, o contratti d'affitto, il locatore può chiedere il risarcimento dei danni al conduttore che abbia ritardato nel rilasciare l'appartamento, una volta scaduta la concessione. Ciò, però, sempre a condizione che il locatore riesca a provare, [ ... leggi tutto » ]


Ravvedimento operoso brevissimo, breve e lungo per omessa registrazione dei contratti di locazione

9 Ottobre 2014 - Giorgio Valli


Sanzioni per omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per i contratti di locazione Per omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per un contratto di locazione è prevista l'applicazione di una sanzione il cui ammontare può variare dal 120% al 240% dell'imposta di registro dovuta. Oltre alla sanzione, il contribuente è tenuto ad effettuare il pagamento anche dell'imposta di registro non versata e, naturalmente, degli interessi. Per regolarizzare l'omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per un contratto di locazione, il contribuente può ricorrere al ravvedimento operoso, eseguendo spontaneamente il pagamento: dell'imposta dovuta; degli interessi moratori (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito); della sanzione in misura ridotta. La sanzione si riduce di una percentuale diversa a seconda del momento in cui il contribuente si ravvede. A partire dal primo gennaio [ ... leggi tutto » ]


Contratti di locazione » recesso per gravi motivi: la prassi

1 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


E' possibile effettuare la disdetta, prima della scadenza, del contratto di locazione, per gravi motivi: ma cosa intende, appunto, la normativa vigente per gravi motivi? Come accennato, la legge richiede la sussistenza di gravi motivi per giustificare il recesso dal contratto di locazione. L'articolo 3 del decreto legislativo 431/98 dispone, infatti, che il conduttore, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi momento dal contratto, dando comunicazione al locatore con preavviso di sei mesi. In tale fattispecie, la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che i gravi motivi in presenza dei quali si consente il recesso del conduttore dal contratto di locazione devono collegarsi a fatti estranei alla volontà del conduttore medesimo che, imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto locativo, siano tali da rendere oltremodo gravosa per il conduttore la persistenza del rapporto stesso. Nell'atto di recesso devono essere perciò indicati motivi imprevedibili, oltre che sopravvenuti rispetto alla costituzione del [ ... leggi tutto » ]