lavoro e pensioni


Licenziamento per scarso rendimento – quando è illegittimo

16 Novembre 2017 - Tullio Solinas


Al fine di poter considerare legittimo il licenziamento comminato per scarso rendimento, il datore di lavoro è tenuto a provare rigorosamente il comportamento negligente del lavoratore, in quanto elemento costitutivo del recesso per giustificato motivo soggettivo, e che l'inadeguatezza del risultato non sia ascrivibile all'organizzazione del lavoro da parte dell'imprenditore ed a fattori socio-ambientali. In particolare, è legittimo il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento soltanto qualora sia risultato provato, sulla scorta della valutazione complessiva dell'attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi dimostrati dal datore di lavoro, una evidente violazione della diligente collaborazione dovuta dal dipendente, ed a lui imputabile, in conseguenza dell'enorme sproporzione tra gli obiettivi fissati dai programmi di produzione per il lavoratore e quanto effettivamente realizzato nel periodo di riferimento, avuto riguardo, tuttavia, al confronto dei risultanti dati globali riferito ad una media di attività tra i vari dipendenti ed indipendentemente dal conseguimento [ ... leggi tutto » ]


Pensione – il diritto alla neutralizzazione dei contributi previdenziali

5 Novembre 2017 - Tullio Solinas


La contribuzione acquisita nella fase successiva al perfezionamento del requisito minimo contributivo per l'accesso alla pensione di anzianità non può tradursi nel detrimento dell'importo commisurato alla prestazione pensionistica già virtualmente maturata. Infatti, nella fase successiva al perfezionamento del requisito minimo contributivo, l'ulteriore contribuzione (qualunque ne sia la natura: obbligatoria, volontaria o figurativa) è destinata unicamente ad incrementare il livello di pensione già consolidatosi, senza mai poter produrre l'effetto opposto di compromettere la misura della prestazione potenzialmente maturata in itinere. In questo consiste il diritto alla neutralizzazione dei contributi previdenziali, ribadito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10323/2017. [ ... leggi tutto » ]


Pensione indiretta – di cosa si tratta

5 Novembre 2017 - Tullio Solinas


La pensione indiretta è una prestazione simile ma non identica alla pensione di reversibilità, dalla quale si distingue per il solo fatto che il soggetto deceduto non era ancora titolare di pensione, ma risultava un semplice lavoratore. I familiari superstiti hanno diritto alla pensione indiretta alla morte del lavoratore sempre che quest’ultimo abbia maturato al momento del decesso almeno 15 anni di assicurazione e di contribuzione, prescindendo dalla collocazione temporale della contribuzione rispetto all'evento, (oppure 780 contributi settimanali) oppure 5 anni di assicurazione e di contribuzione (oppure 260 contributi settimanali) di cui almeno 3 anni (oppure 156 contributi settimanali) versati nei 5 anni precedenti il decesso. [ ... leggi tutto » ]


Ape (anticipo pensionistico) sociale – con un voucher non si perderà lo stato di disoccupazione

29 Ottobre 2017 - Tullio Solinas


Il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, con una nota diffusa il 13 ottobre 2017, ha finalmente chiarito che, per fruire del beneficio della riduzione del requisito contributivo per l'accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori precoci e alla indennità di APE sociale, le domande di certificazione che vengono presentate dai soggetti in ragione dello stato di disoccupazione, in presenza di tutti gli altri requisiti di legge, dovranno essere accolte anche se nel periodo successivo alla conclusione della prestazione di disoccupazione siano state riscontrate prestazioni di lavoro occasionali (voucher) o periodi di contribuzione correlati a rapporti di lavoro subordinato che singolarmente considerati non superino i 6 mesi. Pertanto, l'INPS, con il messaggio 4195/2017 del 25 ottobre ultimo scorso, informa che si procederà al riesame d'ufficio di tutte quelle domande che sono state rigettate per rioccupazioni di durata inferiore ai sei mesi. [ ... leggi tutto » ]


Assegni a vuoto, utilizzo irregolare di carte di credito, debiti non saldati – quando non è possibile fruire del prestito per l’anticipo della pensione (ape)

21 Ottobre 2017 - Tullio Solinas


Chi può richiedere l'anticipo finanziario a garanzia pensionistica - APE L'APE (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) volontaria può essere richiesto dagli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata che, al momento della richiesta di APE, abbiano un'età anagrafica minima di 63 anni e che maturino il diritto a una pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi, purché siano in possesso del requisito contributivo minimo di venti anni e la loro pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all'APE richiesta, sia pari o superiore, al momento dell'accesso alla prestazione, a 1,4 volte il trattamento minimo previsto nell'assicurazione generale obbligatoria. Non possono ottenere l'APE coloro che sono già titolari di un trattamento pensionistico diretto. Le domanda di APE e di pensione, una volta presentate all'INPS non sono revocabili, salvo in caso di esercizio del diritto di recesso. Il recesso dal contratto [ ... leggi tutto » ]