lavoro e pensioni


Licenziamento – diritto di difesa e diritto di riservatezza

24 Ottobre 2010 - Antonella Pedone


Nella lettera di contestazione disciplinare il datore di lavoro deve indicare le circostanze concrete del fatto per assicurare al lavoratore il diritto di difesa, con priorità rispetto al diritto alla riservatezza di terzi. L'esposizione delle specifiche modalità di accadimento dell'infrazione, infatti, è necessaria per assicurare al lavoratore il diritto di difesa e consentirgli così di replicare alla contestazione, opponendo eventualmente circostanze incompatibili con la denuncia. In proposito è stato ritenuto illegittimo il licenziamento di un lavoratore, accusato di molestie nei confronti di una collega. Il datore di lavoro, nel contestare l'addebito, aveva omesso di indicare il nome della vittima, per tutelarne la riservatezza. Conseguentemente il lavoratore, non conoscendo le circostanze specifiche dell'addebito, non aveva potuto difendersi adeguatamente ed ha quindi impugnato il licenziamento. La Corte di Cassazione ha dato ragione al lavoratore, affermando che il diritto di riservatezza non può compromettere il diritto di difesa, qualora ne possa derivare la [ ... leggi tutto » ]


Licenziamento per comportamenti della vita privata

24 Ottobre 2010 - Antonella Pedone


In linea generale, i comportamenti che il lavoratore assume nella sua vita privata, al di fuori del contesto lavorativo, non possono giustificare il licenziamento. In proposito, l'articolo 8 dello Statuto dei lavoratori vieta di effettuare indagini su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del dipendente. Riguardo i precedenti penali, questi sono circostanze che attengono alla vita privata e, quindi, irrilevanti ai fini del licenziamento. I fatti extralavorativi, tuttavia, potrebbero assumere rilevanza qualora siano di gravità tale da far ritenere il lavoratore professionalmente inidoneo alla prosecuzione del rapporto. Ciò avviene quando la tipologia del rapporto richiede, per le caratteristiche della prestazione, un più ampio margine di fiducia, esteso anche alla serietà dei comportamenti privati, oppure quando la condotta del lavoratore è tale da compromettere l'immagine del datore di lavoro. Ad esempio, è richiesto un più forte rapporto di fiducia nell'ambito del lavoro bancario. Qui l'elemento fiduciario deve essere [ ... leggi tutto » ]