famiglia monoparentale e di fatto - unioni civili - diritto separazione e divorzio


Assegno di mantenimento – accordi e validità

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


Un assegno di mantenimento, concordato in epoca successiva al provvedimento che omologa le condizioni di separazione, è comunque valido. In tema di separazione personale, le modificazioni pattuite dai coniugi in relazione all'assegno di mantenimento successivamente all'omologazione, trovando fondamento nell'articolo 1322 del Codice civile, devono ritenersi valide ed efficaci, anche a prescindere dallo speciale procedimento disciplinato dagli articoli 710 e 711 del Codice di procedura civile, senz'altro limite che non sia quello di derogabilità consentito dall'articolo 160 del Codice civile. Le pattuizioni sull'assegno di mantenimento, invece, convenute dagli stessi coniugi antecedentemente o contemporaneamente al decreto di omologazione, e non trasfuse nell'accordo omologato, sono operanti soltanto se si collocano, rispetto a quest'ultimo, in posizione di non interferenza o in posizione di conclamata e incontestabile maggiore (o uguale) rispondenza all'interesse tutelato attraverso il controllo di cui all'articolo 158 del Codice civile (Cassazione, sentenza del 20 ottobre 2005, numero 20290). [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento e aggiornamento istat

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


L'aggiornamento ISTAT è automatico sia per l'assegno di mantenimento in sede di separazione sia per l'assegno divorzile L'articolo 5, comma 7, della Legge numero 898/70 prevede che il giudice, nell'ambito di un procedimento di divorzio, nel fissare la misura dell'assegno di mantenimento relativo ai figli, deve determinare anche un criterio di adeguamento automatico dello stesso, almeno con riferimento agli indici di svalutazione monetaria. Tale norma è applicabile in via analogica anche all'assegno previsto dall'articolo 155 del Codice civile in materia di separazione. Ne consegue che l'assegno di mantenimento è rivalutabile anche in assenza di domanda di parte e senza obbligo di motivazione, in misura almeno pari agli indici ISTAT, salvo i casi di palese iniquità che richiedono, invece, specifica motivazione (Cassazione, sentenza del 5 agosto 2004, numero 15101). [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa familiare – è subordinata all’interesse della prole

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa familiare viene stabilita nell'interesse preminente dei figli L'articolo 155 quater del codice civile, introdotto dalla Legge numero 54/2006, stabilisce che "Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli". Il riferimento all'interesse dei figli conferma che il godimento della casa familiare è generalmente finalizzato alla tutela della prole. Il provvedimento di assegnazione ha, infatti, una funzione prevalentemente conservativa, in quanto è volto a soddisfare il preminente interesse dei figli alla conservazione dell'ambiente domestico, inteso come centro degli affetti, interessi e consuetudini familiari. Lo scopo è dunque quello di salvaguardare le abitudini di vita, la rete di relazioni e la stabilità della prole, che dipendono certamente anche dal contesto spaziale in cui vive. In tal senso si è espresso il Tribunale di Aosta, con sentenza del 16 febbraio 2010, numero 77, con cui ha disposto l'assegnazione della [ ... leggi tutto » ]


Separazione con addebito dopo la riconciliazione

24 Ottobre 2010 - Antonella Pedone


L'addebito della separazione può essere pronunciato per le violazioni dei doveri coniugali successive ad una precedente riconciliazione. Successivamente alla separazione, i coniugi possono conciliarsi in ogni momento, riprendendo a convivere. La ripresa della convivenza comporta il venir meno dello status di "separati". Conseguentemente rivivono i diritti ed i doveri propri del rapporto coniugale, tra cui quelli di fedeltà e di reciproca assistenza spirituale, oltre che materiale, di cui all'articolo 143 del Codice civile. Ne deriva che le eventuali violazioni di tali doveri successivamente alla riconciliazione potrebbero portare ad una nuova separazione con addebito al coniuge colpevole. In tal senso si è espressa la Cassazione, in un caso in cui la moglie, dopo la riconciliazione, aveva abbandonato la casa familiare per andare a vivere con un terzo. La separazione è stata quindi addebitata a lei (Cassazione, Sezione I, sentenza 19 luglio 2010, numero 16873). Per porre una domanda su separazione con [ ... leggi tutto » ]


Separazione dei coniugi – la modifica delle condizioni di separazione

17 Settembre 2010 - Antonella Pedone


Quando è possibile chiedere la modifica delle condizioni di separazione? Non ci sono limiti di tempo per chiedere la modifica delle condizioni di separazione. I provvedimenti del Giudice in sede di separazione, infatti, vengono adottati sulla base delle circostanze esistenti al momento della loro pronuncia. Ne consegue che è sempre possibile chiederne la modifica purchè siano cambiate quelle circostanze di fatto e di diritto che erano state poste a base della decisione. Ad esempio si può chiedere la modifica quando uno dei due coniugi abbia raggiunto una maggiore stabilità economica, con notevole incremento di reddito, rispetto a quella goduta durante il matrimonio. Ancora si può chiedere la revisione quando vi sia la necessità di nuove spese per un figlio che, ad esempio, inizia a frequentare dei corsi di formazione o quando si sia dovuto sostenere una spesa notevole per far fronte ad una malattia sopravvenuta Il coniuge che chiede la [ ... leggi tutto » ]