pignoramento di stipendi e pensioni


Pignoramento – la quota di prelievo va calcolata su stipendi e pensioni al netto delle ritenute

17 Febbraio 2019 - Ludmilla Karadzic


Il pignoramento di stipendi e pensioni è regolato dal DPR 180/1950 (da intendersi esteso anche ai dipendenti privati), nonché dall'articolo 545 del codice di procedura civile. In particolare l'articolo 2 del DPR 180/1950 stabilisce che gli stipendi, i salari e le retribuzioni equivalenti, nonché le pensioni, le indennità che tengono luogo di pensione e gli altri assegni di quiescenza corrisposti dallo Stato e dagli altri enti, aziende ed imprese indicati nell'articolo 1, sono soggetti a sequestro ed a pignoramento nei seguenti limiti: 1) fino alla concorrenza di un terzo valutato al netto di ritenute, per causa di alimenti dovuti per legge; 2) fino alla concorrenza di un quinto valutato al netto di ritenute, per debiti verso lo Stato e verso gli altri enti, aziende ed imprese da cui il debitore dipende, derivanti dal rapporto d'impiego o di lavoro; 3) fino alla concorrenza di un quinto valutato al netto di ritenute, [ ... leggi tutto » ]


Assegno sociale – a partire da gennaio 2019 per averne diritto bisogna aver compiuto 67 anni

23 Dicembre 2018 - Tullio Solinas


Com'è noto l'assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge: ebbene, a partire dal 1° gennaio 2019, il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento dell'assegno sociale, è innalzato di 5 mesi e, pertanto, l'età richiesta per poter accedere alle prestazioni in oggetto sarà pari a 67 anni rispetto ai 66 anni e 7 mesi previsti per il 2018. Coloro i quali compiono l'età prevista dalla normativa attualmente vigente (66 anni e 7 mesi) entro il 31 dicembre 2018, a prescindere dalla data di presentazione dell'istanza di assegno sociale, qualora presentino la domanda di assegno sociale successivamente al 1° gennaio 2019, saranno ritenuti titolari del requisito anagrafico pur non avendo ancora compiuto i 67 anni previsti a partire dal 2019. Così precisa il messaggio INPS 4570/2018. A partire da [ ... leggi tutto » ]


Trattenute coesistenti sullo stipendio

4 Maggio 2018 - Ludmilla Karadzic


L'articolo 545 del codice di procedura civile tace per quel che riguarda il simultaneo concorso di delegazioni di pagamento, cessioni del quinto e pignoramenti. Esso si limita a stabilire che il pignoramento per il simultaneo concorso di crediti esattoriali, ordinari e alimentari non può estendersi oltre la metà dell'ammontare della retribuzione e che, nel caso di pensioni, può essere pignorata solo la parte eccedente il minimo vitale, corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. Fatta questa premessa, va detto che la legge speciale 180/1950 aggiunge, all'articolo 68, che qualora i sequestri o i pignoramenti abbiano luogo dopo una cessione perfezionata e debitamente notificata, non si può sequestrare o pignorare se non la differenza fra la metà dello stipendio (o della pensione) valutato al netto delle ritenute per oneri fiscali, e la quota ceduta. E vero anche che l'articolo 69 della legge 180/1950 dispone che quando preesista, delegazione [ ... leggi tutto » ]


Pignorabilità di indennità di disoccupazione, pensione di invalidità ed indennità di accompagnamento

19 Marzo 2018 - Giorgio Martini


Pignoramento indennità di disoccupazione Con la sentenza 85/2015 la Corte costituzionale ha sancito che l'indennità mensile di disoccupazione rientra tra le prestazioni previdenziali assimilate alle pensioni sotto il profilo delle tutele assicurate dall'articolo 38 della Costituzione. L'indennità di disoccupazione, dunque, ha natura previdenziale: l'articolo 38 comma 2 della Costituzione dispone, infatti, che i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Ora, l'articolo 545 del codice di procedura civile prevede, per le prestazioni di natura previdenziale, che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile, per crediti di natura ordinaria (banche, privati, finanziarie) nella misura [ ... leggi tutto » ]


I quattro quinti della pensione, anche se l’importo è stato accreditato in conto corrente, costituiscono un diritto inalienabile del debitore

23 Giugno 2017 - Roberto Petrella


Il sequestro preventivo, prodromico alla confisca per equivalente, avente ad oggetto, fra l'altro, il conto corrente bancario dell'indagato e sul quale confluiscono periodicamente gli emolumenti percepiti come trattamento pensionistico, non può estendersi ai 4/5 di ciascuno rateo di pensione accreditato sul conto corrente. In tema di sequestro preventivo funzionale alla successiva confisca per equivalente, infatti, a detta dei giudici della Corte di cassazione (sentenza 30820/2017 - sezione penale) deve riconoscersi valore di regola generale dell'ordinamento processuale al divieto di sequestro e pignoramento di trattamenti retributivi, pensionistici ed assistenziali in misura eccedente ad un quinto del loro importo al netto delle ritenute, stante la riconducibilità dei predetti trattamenti, nella residua misura dei quattro quinti del loro importo netto, nell'area dei diritti inalienabili della persona, tutelati dall'articolo 2 della Costituzione. Va dunque annullato il provvedimento di sequestro e di confisca per equivalente limitatamente alla parte che ecceda la misura di un quinto [ ... leggi tutto » ]