successione eredità e donazioni - nozioni generali collazione riduzione donazioni e disposizioni testamentarie lesive quota legittima


Eredità » meglio donazione prima del decesso o semplice successione?

11 Agosto 2014 - Andrea Ricciardi


Nell'articolo che segue, ci poniamo una domanda: per un genitore è più conveniente, fiscalmente parlando e prima del decesso, fare una donazione del proprio patrimonio ai figli o lasciare che i figli si dividano l'eredità dopo il decesso? Il tema, naturalmente, è di quelli di grande attualità: innanzitutto, va detto chiaramente che non v’è certezza del futuro. Si possono ipotizzare situazioni probabili, ma non esiste con assoluta sicurezza uno scenario con dati precisi. Da questo punto di vista, infatti, non è un mistero che il Governo abbia allo studio provvedimenti per inasprire in maniera estremamente consistente la fiscalità in materia di successione e donazione. Occorre al riguardo riferire che, finora, il nostro Paese è al mondo tra i più miti in assoluto quanto alle pretese fiscali in materia. Attualmente, viene assicurata una franchigia di un milione di euro per il coniuge e per ciascun figlio. Al di là di tale [ ... leggi tutto » ]


Polizza vita ed esclusione dall’eredità » discutiamo sul diritto per la quota legittima

7 Agosto 2014 - Andrea Ricciardi


Al decesso di un titolare di una polizza a vita, il quale abbia escluso dal beneficio uno dei tre figli, lo stesso può far valere il proprio diritto per la quota di legittima come erede? Per chiarire la questione, è bene innanzitutto dire che, secondo il nostro ordinamento giuridico l'assicurazione sulla vita a favore di un terzo è valida. La designazione del beneficiario può essere fatta nel contratto di assicurazione, o con successiva dichiarazione scritta comunicata all'assicuratore, o per testamento. Essa è efficace anche se il beneficiario è determinato solo genericamente. Equivale, dunque, a designazione l'attribuzione della somma assicurata fatta nel testamento a favore di una determinata persona. Per effetto della designazione il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell'assicurazione. Pertanto, il punto è questo: la somma corrisposta a seguito del decesso dell'assicurato non rientra nell'asse ereditario e, dunque, non cade in successione. Il tesoretto accumulato con la polizza [ ... leggi tutto » ]


Imposta di successione » vi spieghiamo come calcolarla

30 Luglio 2014 - Stefano Iambrenghi


Imposta di successione: come si calcola? Per comprendere quanto è necessario pagare, bisogna contare i gradi di parentela. Per cominciare bisogna comprendere il significato del termine: per imposta di successione si intende una tassa che colpisce il trasferimento della proprietà e di altri diritti su beni mobili e immobili, a seguito della morte del titolare. Come accennato nell'incipit, l'imposta di successione dipende dai legami di parentela con il defunto e dal valore dell'eredità: è dovuta da ogni singolo erede sulla base della quota di eredità percepita, diminuita dell'eventuale franchigia cui hanno singolarmente diritto. In caso di morte, infatti, i beni e i diritti che sono appartenuti al defunto e che formano l'oggetto della successione sono trasferiti agli eredi, secondo le regole della successione legittima o secondo le disposizioni indicate nel testamento. L'insieme di tali beni, ad eccezione di quelli esclusi, dunque, costituisce l'attivo ereditario, cioè il patrimonio che cade in [ ... leggi tutto » ]


Morte di un lavoratore dipendente » come recuperare il tfr e gli altri emolumenti

10 Luglio 2014 - Andrea Ricciardi


Quando un lavoratore dipendente muore, i suoi eredi possono far valere il diritto di richiedere il trattamento di fine rapporto (TFR) ed altri emolumenti, spettanti al trapassato e maturati nel corso dell'età lavorativa, che non sono stati ancora corrisposti dal datore di lavoro. Come noto, al decesso di un lavoratore dipendente si apre una successione nel patrimonio ereditario. La morte del lavoratore, inoltre, comporta una cessazione automatica del contratto di lavoro. Pertanto, in questo caso, il datore di lavoro deve corrispondere agli eredi, oltre alla retribuzione dell'ultimo periodo di lavoro, l'indennità sostitutiva del preavviso e il trattamento di fine rapporto, il cosiddetto TFR. Quando si parla di TFR, però, è bene sapere che, sempre nel caso di decesso del dipendente, lo stesso non confluisce indistintamente nell'asse ereditario del defunto come fosse un normale credito verso una persona o un ente. La successione di questo onere, infatti, è regolata da una [ ... leggi tutto » ]


Il nonno affidato a una badante? bisogna prima farlo interdire oppure addio all’eredità

9 Luglio 2014 - Loredana Pavolini


Una storia ormai frequente. La solita badante d'oltremare che lusinga l'arzillo vecchietto indigeno, ancora bisognoso di coccole, sposandolo, addirittura all'insaputa dei parenti più stretti. Possono questi ultimi, quando, messi al corrente della "tresca" in occasione dell'apertura della successione che assegna tutti i beni del defunto alla coniuge superstite, proporre annullamento del matrimonio contratto dal defunto in un presunto stato di assoluta incapacità di intendere e volere? Il codice civile stabilisce un preciso limite alla possibilità che soggetti terzi, seppur qualificati come eredi, siano ammessi ad impugnare il matrimonio contratto da uno dei coniugi che sia affetto da vizi della volontà o da incapacità di intendere e volere. Tale possibilità sussiste, infatti, solo nel caso in cui l'azione sia stata già esercitata dal coniuge il cui consenso o la cui capacità di intendere e volere risulti viziata, nel qual caso l'azione è trasmissibile agli eredi qualora il giudizio sia già pendente [ ... leggi tutto » ]