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Variazioni da comunicare all’inps quando si percepisce reddito o pensione di cittadinanza

24 Marzo 2019 - Genny Manfredi


Variazioni del nucleo familiare beneficiario del reddito o della pensione di cittadinanza In caso di variazione del nucleo familiare rispetto a quanto dichiarato ai fini ISEE, il nucleo familiare stesso è tenuto a presentare una DSU aggiornata, entro due mesi dalla variazione, pena la decadenza dal beneficio. Nelle sole ipotesi di variazione del nucleo diversa da nascita o decesso di un componente è necessario presentare una nuova domanda di Rdc/Pdc, affinché il nucleo modificato (o ciascun nucleo formatosi a seguito della variazione) possa continuare a beneficiare della prestazione. Tale domanda può essere presentata senza la necessità di un intervallo temporale minimo. In tale caso, la durata residua del beneficio si applica (sottraendo ai 18 mesi il numero di mensilità già erogate) al nucleo modificato ovvero a ciascun nucleo formatosi a seguito della variazione. Il richiedente è altresì tenuto a comunicare l'eventuale sopravvenienza nel nucleo familiare di membri in stato detentivo [ ... leggi tutto » ]


Precisazioni sui requisiti di accesso al beneficio, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (did) ed esempi di calcolo dell’importo per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

24 Marzo 2019 - Tullio Solinas


La pensione di Cittadinanza Il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza quale misura di contrasto alla povertà delle persone anziane, concessa ai nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore ai 67 anni. Nel caso in cui il nucleo sia già beneficiario del Reddito di Cittadinanza (RDC), la Pensione di Cittadinanza (PDC) decorre, senza la necessità di presentare una nuova domanda, dal mese successivo a quello del compimento del sessantasettesimo anno del componente del nucleo più giovane, come adeguato ai sensi della normativa sull'aspettativa di vita. Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro Il beneficio è condizionato alla dichiarazione, da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, di immediata disponibilità al lavoro, nonché all'adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale, che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa – non c’è decadenza in caso di vendita infraquinquennale dell’immobile a terzi nell’ambito di un accordo di separazione o divorzio

24 Marzo 2019 - Andrea Ricciardi


In tema di agevolazioni fiscali cosiddette prima casa, il trasferimento dell'immobile prima del decorso del termine di cinque anni dall'acquisto, se effettuato in favore del coniuge in virtù di una modifica delle condizioni di separazione, pur non essendo riconducibile alla forza maggiore, non comporta la decadenza dai benefici fiscali, attesa la "ratio" della legge n. 74/1987, articolo 19, che è quella di favorire la complessiva sistemazione dei rapporti patrimoniali tra i coniugi in occasione della crisi, escludendo che derivino ripercussioni fiscali sfavorevoli dagli accordi intervenuti in tale sede e, non potendosi ravvisare in una tale cessione di proprietà alcun profilo di sussistenza di intenti speculativi, come già osservato dalla sentenza della Corte di cassazione 22023/2017. Inoltre, la già menzionata legge 74 del 1987, con l'articolo 19, dispone in via assolutamente generale l'esenzione dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa degli atti stipulati in conseguenza del procedimento di [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione della tassa automobilistica (bollo auto) e del titolo esattoriale conseguente a omesso o insufficiente versamento

24 Marzo 2019 - Loredana Pavolini


La tassa automobilistica (bollo auto) si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Quindi ad esempio, se il pagamento del bollo auto relativo al 2013 doveve essere effettuato entro il 31 gennaio 2014, la prescrizione del diritto della Pubblica Amministrazione a richiedere il pagamento della tassa automobilistica interviene il 31 dicembre 2017. Dopo questo periodo, la pretesa tributaria si è estinta e non potrà più essere richiesta (articolo 5, commi 39 e 40, decreto legge 953/1982). Qualora venisse notificata una cartella esattoriale (o una ingiunzione fiscale) prima dello spirare del termine triennale di prescrizione del diritto della Pubblica Amministrazione di esigere il pagamento della tassa, in base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza 23397/2016, entra in gioco, in assenza di una norma esplicita, l'articolo 2948 (comma 4) del codice civile, secondo il quale [ ... leggi tutto » ]


Nuovi importi delle sanzioni amministrative per violazione del codice della strada in vigore da gennaio 2019

10 Marzo 2019 - Giuseppe Pennuto


Il Ministro della Giustizia, di concerto con i Ministri dell'Economia e delle Finanze, nonché delle infrastrutture e dei trasporti, ha fissato, con decreto del 27 dicembre 2018, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie. In particolare, il divieto di sosta passa da 41 a 42 euro; la sanzione amministrativa per conducente o passeggero senza cinture di sicurezza, aumenta da 81 a 83 euro; la guida usando lo smartphone senza auricolare o senza viva voce, viene sanzionata con 165 euro contro i precedenti 161; il passaggio con il semaforo rosso, la mancata precedenza o il mancato rispetto dello stop in orario diurno, passano da 163 a 167 euro; l'omessa revisione periodica è punita con una multa da 173 euro (fino al 31 dicembre 2018 bastavano 169 euro); la mancanza di copertura assicurativa comporterà un esborso aumentato da 849 a 868 euro; la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico [ ... leggi tutto » ]