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Reddito di cittadinanza facile per gli immigrati extracomunitari – richiesti solo cinque anni di residenza in italia e nessun riscontro sui beni posseduti nel paese di origine

13 Settembre 2019 - Genny Manfredi


Il presidente dell'INPS Pasquale Tridico (area M5S) e l'avvocato del popolo, prof. Giuseppe Conte, hanno finalmente sbrogliato la matassa che fino ad ora aveva ostacolato l'attribuzione del reddito di cittadinanza agli immigrati extracomunitari: infatti, come requisiti per ottenere il beneficio erano richiesti 10 anni di residenza sul suolo italiano e un'attestato da parte di un'Autorità del paese d'origine del richiedente, tradotta in Italiano, riguardante eventuali beni, mobili o immobili, posseduti in terra straniera. La modifica che aveva reso più selettivo l'accesso al beneficio per gli extracomunitari era stata introdotta in sede di conversione in legge del decreto 4/2019 ed era stata voluta dai leghisti ed, in particolare, dall'ex ministro dell'interno Matteo Salvini, soprattutto per evitare discriminazioni nei confronti dei cittadini italiani i cui beni, mobili ed immobili, sono censiti puntualmente presso gli archivi elettronici dell'Agenzia delle Entrate. Ebbene, come spesso avevano sollecitato anche da Bruxelles i commissari UE, tali vincoli, [ ... leggi tutto » ]


Trasferimento da disponente a beneficiario di denaro con un bonifico bancario o di titoli tramite bancogiro – si tratta di una donazione diretta che presuppone la stipula di un atto pubblico

9 Settembre 2019 - Annapaola Ferri


Vale la pena passare dapprima in rassegna le ipotesi più significative che l'esperienza giurisprudenziale ha ricondotto all'ambito o della donazione indiretta e della donazione diretta per le quali è necessaria l'adozione di uno specifico contratto. Va ricordato, infatti, che la donazione diretta, per essere valida, richiede, come previsto dall'articolo 782 del codice civile, la forma dell'atto pubblico, salvo che si tratti di somma di modico valore. La donazione indiretta, invece, disciplinata dall'articolo 809 del codice civile, non richiede, per la sua validità, la forma dell'atto pubblico. Cosa si intende per donazione indiretta Si considera donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari. Anche la cointestazione di buoni postali fruttiferi, ad esempio operata da un genitore per ripartire fra i figli anticipatamente le proprie sostanze, [ ... leggi tutto » ]


Società di persone e di capitali – responsabilità patrimoniale di soci, liquidatori ed amministratori per i debiti ordinari ed esattoriali

7 Settembre 2019 - Giorgio Martini


Debiti ordinari - Responsabilità patrimoniale dei soci Come tutti sanno, nella società a responsabilità limitata per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio: pertanto i soci possono, al massimo, perdere il capitale conferito a fronte delle pretese di tutti i creditori sociali (articolo 2642 del codice civile). Nelle società di persona, invece, tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. Per quanto attiene le società di capitali, quindi anche per una società a responsabilità limitata, l'articolo 2495 del codice civile prevede che, una volta approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese. Ferma restando l'estinzione della società, dopo la cancellazione i creditori sociali non soddisfatti possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci, fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione. Per quanto attiene, [ ... leggi tutto » ]


Nuova carta della famiglia destinata ai nuclei familiari con almeno tre figli conviventi di età non superiore a ventisei anni

3 Settembre 2019 - Roberto Petrella


Così come stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - DPCM 27 giugno 2019) i destinatari della Carta sono le famiglie costituite da cittadini italiani, o appartenenti a Paesi membri dell'Unione europea, regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli conviventi di età non superiore a ventisei anni. Ai fini del presente regolamento, il nucleo familiare regolarmente residente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica tra i quali sussiste un rapporto di filiazione, anche adottiva, con almeno uno dei due genitori. La richiesta della Carta è presentata da uno dei genitori del nucleo familiare ed é utilizzabile da tutti i componenti del medesimo nucleo familiare. La Carta viene emessa in via telematica, su richiesta degli interessati, dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri mediante una piattaforma digitale articolata in un portale internet e in corrispondenti applicazioni per i principali sistemi [ ... leggi tutto » ]


Quando coniugi separati o divorziati e coppie conviventi non coniugate che hanno la medesima residenza possono appartenere a famiglie anagrafiche diverse o, il che è lo stesso, possono essere inclusi in due diversi stati di famiglia

1 Settembre 2019 - Genny Manfredi


Due soggetti che vivono nella medesima unità abitativa sono conviventi (o coabitanti, che dir si voglia) ed hanno la medesima residenza: due soggetti conviventi nella medesima unità abitativa, e dunque aventi la stessa residenza, possono appartenere alla stessa famiglia anagrafica o a famiglie anagrafiche diverse, a seconda, rispettivamente, che siano inclusi nello stesso stato di famiglia anagrafico o in stati di famiglia anagrafici differenti. Secondo l'articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 223/1989, agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti. Ne deriva direttamente che coniugi separati, o divorziati, oppure due soggetti di sesso diverso possono far parte di due famiglie anagrafiche distinte, pur coabitanti (e quindi aventi la medesima residenza) se, e solo se, non convivono con i propri figli, dal momento che sarebbe illegittima la composizione di [ ... leggi tutto » ]