Reddito di cittadinanza facile per gli immigrati extracomunitari – Richiesti solo cinque anni di residenza in Italia e nessun riscontro sui beni posseduti nel paese di origine
Il presidente dell'INPS Pasquale Tridico (area M5S) e l'avvocato del popolo, prof. Giuseppe Conte, hanno finalmente sbrogliato la matassa che fino ad ora aveva ostacolato l'attribuzione del reddito di cittadinanza agli immigrati extracomunitari: infatti, come requisiti per ottenere il beneficio erano richiesti 10 anni di residenza sul suolo italiano e un'attestato da parte di un'Autorità del paese d'origine del richiedente, tradotta in Italiano, riguardante eventuali beni, mobili o immobili, posseduti in terra straniera.
La modifica che aveva reso più selettivo l'accesso al beneficio per gli extracomunitari era stata introdotta in sede di conversione in legge del decreto 4/2019 ed era stata voluta dai leghisti ed, in particolare, dall'ex ministro dell'interno Matteo Salvini, soprattutto per evitare discriminazioni nei confronti dei cittadini italiani i cui beni, mobili ed immobili, sono censiti puntualmente presso gli archivi elettronici dell'Agenzia delle Entrate.
Ebbene, come spesso avevano sollecitato anche da Bruxelles i commissari UE, tali vincoli, ritenuti oltremodo discriminatori nei confronti degli immigrati, sono stati finalmente rimossi: oggi per fare domanda di reddito di cittadinanza lo straniero extracomunitario deve solo dimostrare di essere residente in Italia da almeno cinque anni. Una grande vittoria delle civiltà e dell'integrazione hanno commentato, commossi, Pasquale Tridico e Giuseppe Conte.
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