Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Genny Manfredi

Il ministero del lavoro e delle politiche sociali estende il bonus bebé anche ai familiari extracomunitari di cittadini ue - per fruire del bonus bebé è sufficiente che siano in possesso di un permesso di soggiorno

Genny Manfredi - 2 Gennaio 2017

Com'è noto, nell'ambito degli interventi normativi volti a sostenere i redditi delle famiglie la legge di stabilità per il 2015 ha previsto, per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017, un assegno annuo di importo pari a 960 euro (bonus bebé) da corrispondere mensilmente fino al terzo anno di vita del bambino, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente si trovasse in una situazione economica corrispondente ad un valore dell'ISEE non superiore ai 25 mila euro annui. Per i nuclei familiari in possesso di un ISEE non superiore a 7.000 euro annui, l'importo annuale dell'assegno viene raddoppiato. L'assegno era inizialmente previsto anche per i figli di cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia. Con la circolare 214 del 6 dicembre ultimo scorso, l'INPS rende noto che il Ministero [ ... leggi tutto » ]

Sospensione della riscossione forzata esattoriale

Genny Manfredi - 24 Ottobre 2016

In caso di notifica di una cartella con cui Equitalia richiede il pagamento di somme già effettuato, cosa occorre fare per bloccare le eventuali azioni esecutive o cautelari? Entro il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella è possibile presentare a Equitalia, anche in via telematica, una dichiarazione di sospensione legale della riscossione, allegando la documenta-zione che ne attesti il pagamento già effettuato. In tal modo, il contribuente beneficerà immedia-tamente del blocco delle azioni cautelari ed esecutive in attesa che Equitalia riceva la risposta di riscontro da parte dell'ente creditore entro 220 giorni. In quali altri casi posso presentare istanza di sospensione legale della riscossione? Puoi utilizzare questa procedura, entro 60 giorni dalla notifica dell'atto che vuoi contestare, se hai un provvedimento di sgravio dell'ente creditore, se c'è prescrizione o decadenza (intervenute prima della consegna del ruolo), se si è in presenza di una sospensione emessa dall'ente creditore o [ ... leggi tutto » ]

Quando un credito può ritenersi liquido

Genny Manfredi - 21 Settembre 2016

Un credito è liquido se la somma dovuta risulta dal titolo e dunque non è necessario, per determinarla, un ulteriore titolo negoziale o giudiziale: l'ammontare della somma dovuta potrà risultare direttamente dal titolo originario, che la precisi, oppure solo indirettamente dallo stesso, allorchè questo indichi il criterio o i criteri applicando i quali tale somma va determinata. Deve trattarsi, tutta via, di criteri stringenti, tali, cioé, che la somma risultante dalla loro applicazione sia necessariamente una ed una soltanto: questo è ciò che si intende affermare, nella giurisprudenza di legittimità, allorché si ammette una liquidità scaturente da semplici operazioni aritmetiche. Se, infatti, il risultato dell'applicazione dei criteri di calcolo non fosse obbligato, residuando un margine di scelta discrezionale, il credito non potrebbe dirsi liquido, perché quel margine di discrezionalità non potrebbe essere superato se non mediante un ulteriore titolo (convenzionale o giudiziale). Così si sono espressi i giudici della Corte [ ... leggi tutto » ]

L'azione revocatoria di atti del debitore può essere esperita anche in base ad un credito presunto e non ancora accertato

Genny Manfredi - 21 Novembre 2015

Anche il credito eventuale, nella veste di credito contestato o litigioso, è idoneo a determinare l'insorgere della qualità di creditore che abilita all'esperimento dell'azione revocatoria ordinaria avverso l'atto di disposizione compiuto dal debitore. È questa la ragione per la quale il giudizio promosso con l'azione revocatoria non è soggetto a sospensione per il caso di pendenza di controversia avente ad oggetto l'accertamento del credito per la cui conservazione è stata proposta la domanda revocatoria, in quanto la definizione del giudizio sull'accertamento del credito non costituisce l'indispensabile antecedente logico-giuridico della pronuncia sulla domanda revocatoria, essendo d'altra parte da escludere l'eventualità di un conflitto di giudicati tra la sentenza che, a tutela dell'allegato credito litigioso, dichiari inefficace l'atto di disposizione e la sentenza negativa sull'esistenza del credito Il conflitto, infatti, è reso impossibile dal fatto che la sentenza dichiarativa dell'inefficacia dell'atto dispositivo nei confronti del creditore, a seguito dell'accoglimento della domanda revocatoria, [ ... leggi tutto » ]

Paga i danni chi rompe il fidanzamento dopo la promessa di matrimonio

Genny Manfredi - 3 Novembre 2015

La promessa di matrimonio fatta vicendevolmente per atto pubblico o per scrittura privata da una persona maggiore di età, oppure risultante dalla richiesta della pubblicazione, obbliga il promittente che senza giusto motivo ricusi di eseguirla a risarcire il danno cagionato all'altra parte per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa. Il danno è risarcito entro il limite in cui le spese e le obbligazioni corrispondono alla condizione delle parti. Lo stesso risarcimento è dovuto dal promittente che con la propria colpa ha dato giusto motivo al rifiuto dell'altro. La domanda non è proponibile dopo un anno dal giorno del rifiuto di celebrare il matrimonio. Nel caso specifico esaminato dalla Corte di cassazione (sentenza 20889/15) sono state considerate risarcibili le spese sostenute dalla mancata sposa relative all'abito nuziale nonché agli arredi e ai lavori di ristrutturazione effettuati nella casa del futuro sposo, scelta quale casa [ ... leggi tutto » ]