Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Carla Benvenuto

Estinzione anticipata e sostituzione del mutuo indicizzato al franco svizzero - regole di rivalutazione

Carla Benvenuto - 27 Settembre 2015

In caso di richiesta di estinzione anticipata per la successiva sostituzione, le clausole contrattuali standard di un mutuo indicizzato in franchi svizzeri prevedono che l'importo del capitale residuo vada prima convertito in franchi svizzeri al tasso di cambio convenzionale fissato nel contratto (alla data di stipula) e successivamente riconvertito in euro al cambio franco svizzero/euro rilevato il giorno del rimborso. In pratica, dapprima il capitale residuo viene convertito in franchi svizzeri applicando il tasso convenzionale di cambio adottato al momento della stipula; successivamente viene calcolata la somma (in euro) dovuta dal mutuatario per estinguere il debito, riconvertendo in euro il capitale residuo con il tasso di cambio esistente al momento dell'estinzione. A parere dell'Arbitro Bancario Finanziario adito (decisione del collegio di coordinamento 5855/15) in tal modo il cliente dovrebbe subire la doppia alea della duplice conversione del capitale residuo, prima in Franchi Svizzeri al tasso convenzionale e poi in Euro [ ... leggi tutto » ]

Prescrizione ordinaria del diritto dell'avvocato al pagamento dell'onorario in caso di morte del cliente

Carla Benvenuto - 25 Settembre 2015

La prescrizione del diritto dell'avvocato al pagamento dell'onorario decorre non solo dalla decisione della lite, dalla conciliazione delle parti o dalla revoca del mandato o ancora dall'ultima prestazione resa (in caso di rapporto di assistenza legale non portato a termine), ma anche dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest'ultimo. Si tratta di un principio giuridico che, affermato con riferimento alla prescrizione presuntiva, ben può essere esteso alla prescrizione ordinaria. La giurisprudenza ha già chiarito che l'applicazione delle norme del mandato al contratto di patrocinio comporta che la morte del cliente estingua il rapporto e determini quindi l'insorgenza del diritto dell'avvocato al pagamento delle competenze professionali (con il decorso dei termini di prescrizione) malgrado la detta estinzione non faccia venire meno, a determinate condizioni, il dovere del difensore di continuare a gestire la lite. Non ha fondamento giuridico l'assunto secondo [ ... leggi tutto » ]

Nessuna azione esecutiva promossa dai creditori del defunto è possibile contro chi accetta l'eredità con beneficio di inventario

Carla Benvenuto - 7 Settembre 2015

Una volta trascritta l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario non è più possibile l'esecuzione individuale contro chi ha accettato con beneficio di inventario e sui suoi beni. Tanto alla luce del condiviso principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui l'erede che abbia accettato l'eredità con beneficio di inventario non può, una volta che abbia notificato ai creditori l'invito a presentare le dichiarazioni di credito, dai medesimi essere assoggettato ad esecuzione forzata (neanche con riferimento ai beni caduti in successione), dovendosi procedere alla liquidazione dei beni ereditari. In effetti la dichiarazione di accettazione con beneficio di inventario ha una propria immediata efficacia, determinando il definitivo acquisto della qualità di erede da parte dei chiamato che subentra perciò anche ai debiti del defunto; d'altro canto, tuttavia, l'accettazione con beneficio di inventario non incide sulla limitazione della responsabilità che è condizionata (anche) alla preesistenza o alla tempestiva formazione dell'inventario, in mancanza dei [ ... leggi tutto » ]

Revoca assegnazione casa familiare e assegno di mantenimento per figli maggiorenni e privi di reddito

Carla Benvenuto - 31 Agosto 2015

La normativa vigente prevede la revoca dell'assegnazione, quando il coniuge cessi di abitare stabilmente nella casa familiare, conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. La Corte Costituzionale ha interpretato la norma, nel senso che comunque debba essere salvaguardato l'interesse dei figli minori o maggiorenni, ma non economicamente autosufficienti. Nel caso di trasferimento del coniuge assegnatario viene necessariamente meno dell'assegnazione della casa familiare. I figli, anche se maggiorenni, ma privi di reddito, sono legittimati a richiedere ai genitori il mantenimento, che dovrebbe permettere loro di procurarsi un nuovo alloggio, posto che, tra l'altro, il genitore obbligato, tornando nella disponibilità dell'immobile, vedrà accresciuta la propria disponibilità economica. Questo l'orientamento giuridico emerso dalla lettura 14727/15 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]

Separazione consensuale - legittimi gli accordi di futura vendita della casa coniugale e di sostituzione dell'assegno di mantenimento con altre forme di contribuzione

Carla Benvenuto - 26 Agosto 2015

La separazione consensuale è un negozio di diritto familiare in cui, con il consenso reciproco a vivere separati, si regolano l'affidamento dei figli, l'assegno di mantenimento, ove ne ricorrano i presupposti, e le eventuali pattuizioni che i coniugi intendono concludere in relazione all'instaurazione di un regime di vita separata. Pertanto, l'accordo mediante il quale i coniugi pongono consensualmente termine alla convivenza può racchiudere ulteriori pattuizioni, distinte da quelle che integrano il suo contenuto tipico e che ad esso non sono immediatamente riferibili: si tratta di quegli accordi che pur trovando la loro occasione nella separazione consensuale, non hanno causa in essa, risultando semplicemente assunti "in occasione" della separazione medesima, senza dipendere dai diritti e dagli obblighi che derivano dal perdurante matrimonio. Tali accordi, costutuiscono espressione di libera autonomia contrattuale (nel senso che servono a costituire, modificare od estinguere rapporti giuridici patrimoniali) e sono del tutto leciti purché non ledano diritti [ ... leggi tutto » ]