Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Carla Benvenuto

Borse di studio ed irpef - le cose da sapere per non incorrere in sanzioni

Carla Benvenuto - 24 Marzo 2015

Borse di studio e IRPEF La percezione di una borsa di studio dà origine ad un reddito assimilato quando il beneficiario non è legato da un rapporto di lavoro dipendente con il soggetto erogante, in quanto, altrimenti, le somme erogate si cumulano agli altri emolumenti corrisposti a titolo di lavoro dipendente. Le borse di studio corrisposte ai tirocinanti, danno origine a redditi assimilati propri perché i rapporti che i datori di lavoro pubblici e privati intrattengono con i soggetti ospitati non costituiscono rapporti di lavoro. Dunque, per la determinazione del reddito si applicano le disposizioni relative al reddito di lavoro dipendente, comprese le detrazioni rapportate al periodo dedicato allo studio. In particolare, se la borsa di studio è stata erogata per il rendimento scolastico o accademico, la detrazione spetta per l'intero anno; se, invece, è stata corrisposta in relazione alla frequenza di un particolare corso, spetta per il periodo di [ ... leggi tutto » ]

Eredità - quando il chiamato debitore muore prima di accettare o rinunciare

Carla Benvenuto - 27 Gennaio 2015

Famiglia con madre padre e due fratelli - muore prima la madre e i figli diventano eredi Famiglia con madre padre e due fratelli: muore prima la madre e i figli diventano eredi, senza aver fatto la successione in quanto nel loro caso non necessaria, dal momento che sono presenti poche migliaia di euro presenti su un conto in comune con la madre e basta, niente case ne beni mobili. Il padre invece non accetta, né rifiuta, né compie atti che possano far capire di averla accettata tacitamente in quanto non ha facoltà di muovere beni della moglie. Dopo pochissimi mesi anche il padre muore e in questo caso i due figli rinunciano all'eredità perché ha svariati debiti e quindi non esiste nessun altro erede. Dopo qualche anno i figli vengono contattati perché la madre vanta dei crediti di un'attività lavorativa di qualche anno prima. La mia domanda è questa. [ ... leggi tutto » ]

Assegno di mantenimento mutui e prestiti nel calcolo di reddito e patrimonio del nucleo familiare ai fini isee

Carla Benvenuto - 27 Gennaio 2015

Presunta penalizzazione ai fini ISEE di chi percepisce un assegno di mantenimento oppure ha ottenuto un mutuo o un prestito Buon giorno chiedo cortesemente il vostro aiuto per la compilazione della DSU richiesta per il nuovo ISEE 2015: per il rilascio del nuovo ISEE devono essere essere dichiarati tutti i contributi e gli alimenti per coniuge o figli ricevuti nell'anno 2013 o nell'anno 2014? Quando i contributi e / o gli alimenti sono versati sul conto corrente, ed entrano già nella media annua e nel saldo finale, devono essere comunque dichiarati una seconda volta separatamente? Se si, come comunicatomi verbalmente da un CAF, questi importi vengono conteggiati due volte, sia come “reddito” nella media e saldo di un conto corrente, sia come contributo di natura socioassistenziale e / o alimenti versati per coniuge o figlio? … ed in questo casol'utente viene “penalizzato” due volte? Nel caso dei piccoli prestiti, prestiti [ ... leggi tutto » ]

Credito negato - le motivazioni del diniego devono essere rapportate alle concrete circostanze individuali del cliente

Carla Benvenuto - 1 Dicembre 2014

Come già ribadito in altre decisioni dell'Arbitro Bancario Finanziario, nell'esercizio dell'attività creditizia la discrezionalità tecnica di cui indiscutibilmente le banche e le finanziarie dispongono, non può che svolgersi all'interno del perimetro segnato dai limiti di correttezza, buona fede e specifico grado di professionalità che l'ordinamento loro richiede, il che rende certamente sindacabile, limitatamente a tali profili, la condotta degli stessi nello svolgimento di tale attività. La necessaria verifica del merito creditizio, nel risultare sicuramente e immediatamente finalizzata ad evitare, da parte della banca, la concessione del credito, per misura e condizioni, contrastante con la solvibilità del cliente consumatore, deve altresì comportare quell'adeguato chiarimento al cliente stesso di quale possa essere, al momento, la soluzione più adatta alle sue esigenze ed alla sua concreta situazione personale e finanziaria. La specificità dell'indicazione delle motivazioni di esclusione del cliente dal credito si presenta, allora, come profilo imprescindibile della doverosa funzione che le risposte [ ... leggi tutto » ]

Prestito negato e merito creditizio - la banca deve fornire motivazioni al cliente a cui nega il finanziamento

Carla Benvenuto - 1 Dicembre 2014

Qualora la banca, nell'ambito della propria autonomia gestionale, decida di non accettare una richiesta di finanziamento, è necessario che fornisca riscontro con sollecitudine al cliente; nell'occasione, anche al fine di salvaguardare la relazione con il cliente, andrà verificata la possibilità di fornire indicazioni generali sulle valutazioni che hanno indotto a non accogliere la richiesta di credito (d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141). Alla luce della norma appena citata è possibile riconoscere un più significativo rilievo alle esigenze informative del cliente ed affermare, conseguentemente, in tema di valutazione del merito creditizio, la necessità di fornire indicazioni in ordine alle ragioni che hanno indotto a non accogliere la richiesta di credito. In pratica, alle richieste del cliente che palesano l'esigenza di maggiori indicazioni sul proprio "merito creditizio" e circa le motivazioni che hanno indotto la banca a non concedere il prestito, non è possibile opporre una formula di rito del tipo la [ ... leggi tutto » ]