Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Stefano Iambrenghi

Accesso alla pensione di invalidità - dal 28 giugno 2013 si prende in considerazione il solo reddito del richiedente

Stefano Iambrenghi - 3 Luglio 2015

La legge 99/13 dispone che il limite di reddito per il diritto alla pensione di inabilità in favore dei mutilati e degli invalidi civili è calcolato con riferimento al reddito agli effetti dell'IRPEF con esclusione del reddito percepito da altri componenti del nucleo familiare di cui il soggetto interessato fa parte. La disposizione si applica anche alle domande di pensione di inabilità in relazione alle quali non sia intervenuto provvedimento definitivo e ai procedimenti giurisdizionali non conclusi con sentenza definitiva al 28 giugno 2013, limitatamente al riconoscimento del diritto a pensione a decorrere dalla medesima data, senza il pagamento di importi arretrati. In pratica, il legislatore ha inteso definire un nuovo regime reddituale senza, tuttavia, pregiudicare le posizioni di tutti quei soggetti che avendo presentato domanda nella vigenza della precedente normativa (per la quale il requisito reddituale di accesso alla pensione teneva conto del reddito personale dell'invalido e di quello [ ... leggi tutto » ]

Prestito vitalizio ipotecario - le nuove regole

Stefano Iambrenghi - 20 Marzo 2015

Il prestito vitalizio ipotecario - caratteristiche e vantaggi Diventa praticamente legge (il via libera dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato è di ieri, 18 marzo 2015) il provvedimento che fissa le regole con le quali il prestito vitalizio ipotecario assurge al ruolo di forma di finanziamento ufficiale, concretamente praticabile; consentendo così al proprietario di un immobile, di età superiore a 60 anni, di convertire parte del valore del bene in contanti per soddisfare esigenze di liquidità, senza essere obbligato a lasciare la casa in cui risiede (che viene comunque posta a garanzia del finanziamento), senza perderne la proprietà e senza dover sostenere il rimborso rateale del capitale ottenuto in prestito. Si pensi alle improvvise emergenze sanitarie che possono comportare spese anche rilevanti, o ancora, alla necessità di disporre di immediate disponibilità finanziarie per supportare, ad esempio, i figli nell'acquisto della casa. Si tratta, inoltre, di uno strumento che può [ ... leggi tutto » ]

Omesso o ritardato versamento delle rate e risoluzione del contratto di mutuo

Stefano Iambrenghi - 5 Marzo 2015

Com'è noto, la banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata. La risoluzione del contratto comporta la decadenza del beneficio del termine (DBT) e la contestuale richiesta del rimborso del capitale residuo in un'unica soluzione. La risoluzione dei contratto del mutuo ipotecario conseguente alla comunicazione di decadenza del beneficio del termine ed alla notifica dell'atto di precetto obbliga, pertanto, il mutuatario al pagamento integrale delle rate già scadute e alla immediata restituzione della quota di capitale ancora dovuta. Inoltre, sul credito così determinato, vanno corrisposti al creditore gli interessi di mora ad un tasso corrispondente a quello contrattualmente pattuito, se superiore al tasso legale. Questa la decisione dei giudici della Corte di cassazione nella sentenza [ ... leggi tutto » ]

Estinzione anticipata del mutuo - il recesso anche dalla polizza incendio e scoppio deve essere espressamente richiesto

Stefano Iambrenghi - 8 Dicembre 2014

Collegamento negoziale fra contratto di mutuo e stipula di polizza assicurativa a copertura rischi incendio e scoppio Senza alcun dubbio esiste un collegamento negoziale fra il contratto di mutuo e la stipula di una polizza assicurativa a copertura del rischio incendio e/o danneggiamento del bene immobile oggetto di garanzia ipotecaria. Ciò, tenuto conto che banche e finanziarie sono soliti richiedere alla clientela di stipulare, contestualmente alla concessione di un mutuo, una polizza assicurativa a copertura dei rischi riguardanti l'immobile (incendio, scoppio, responsabilità civile, ecc.), polizza nella maggior parte dei casi collocata dalla stessa banca mutuante, che risulta altresì beneficiaria della stessa. Dalla presenza di tale collegamento negoziale fra i contratti discende che, benché ciascuno di essi conservi una distinta individualità giuridica, cionondimeno si determina fra i medesimi un vincolo di reciproca dipendenza, tanto che l'eventuale invalidità o inefficacia sopravvenuta o risoluzione dell'uno estende i suoi riflessi sull'altro. Tanto più che [ ... leggi tutto » ]

Mutuo - diniego dopo istruttoria di durata eccessiva comporta almeno il rimborso della perizia

Stefano Iambrenghi - 1 Dicembre 2014

In tema di istruttoria per la concessione di un mutuo, la discrezionalità tecnica di cui la banca dispone nella gestione del credito non può ovviamente tradursi in arbitrarietà e deve perciò svolgersi all'interno del perimetro delineato dai doveri di correttezza e buona fede, il che rende certamente sindacabile, limitatamente a tale profilo, la condotta della banca nello svolgimento di tale attività. Anche se l'esito negativo dell'istruttoria comporta la decisione di non concedere al richiedente ulteriore credito ed è motivata dalla situazione di oggettiva difficoltà finanziaria in cui egli versa, ciò non toglie che la condotta della banca possa essere censurabile sotto il profilo dell'eccessiva durata dell'istruttoria. Questi i principi a cui si è ispirata la decisione 4259/13 dell'Arbitro Bancario Finanziario, sul ricorso di un cliente a cui il mutuo non era stato concesso dopo un'istruttoria durata oltre quattro mesi e che, per giunta, si era visto anche addebitare il costo [ ... leggi tutto » ]