Sono una ditta individuale e lavoro da anni per una azienda: in passato avevo anche un attività, poi chiusa ed ho accumulato in questi venti anni di lavoro circa 200 mila euro di debito con Inps e ed Agenzia delle Entrate Riscossione, per multe, eccetera eccetera. In questo periodo sto lavorando pochissimo ed ho un debito verso l'azienda per cui lavoro prevalentemente (agente monomandatario) per anticipi presi, di 15 mila euro. Nel frattempo mi è arrivata una intimazione di pagamento dell'Agenzia delle Entrate riscossione della somma totale dovuta. Purtroppo avevo aderito alla Rottamazione, ho pagato circa 30 mila euro, ma ora non sono riuscito più a pagare. Quindi credo mi abbiano mandato il conto da pagare per questo motivo. Per problemi strutturali sto anche chiudendo il rapporto con azienda con cui lavoro. Vorrei sapere in base a tutto ciò che ho detto se posso essere pignorato presso terzi, ...
Procedura esecutiva di pignoramento della pensione presso INPS da parte del Comune creditore
Mi è stata notificata dal mio Comune di residenza, tramite portalettere, un avviso di intimazione al pagamento di una somma di oltre 5 mila euro entro 5 giorni per un raggruppamento di competenze Comunali che non potrò pagare. Ho una pensione Inps di circa 1.800 euro netta già gravata da un pignoramento di un quinto da parte di una Finanziaria. Chiedo se per questo tipo di pendenze è sempre possibile un pignoramento ulteriore del quinto o l'Ente preposto alla riscossione può anche prelevare ovvero bloccare il conto corrente e la relativa tredicesima in pagamento il primo dicembre? E se l'intimazione può ancora essere rateizzata. Ringrazio ...
Nella controversia con cui il debitore contesti l'esecuzione esattoriale, minacciata o posta in essere in suo danno, non sussiste motivo di esclusione della condanna alle spese di lite, né di compensazione delle stesse, nei confronti dell'agente della riscossione la circostanza che l'illegittimità dell'azione esecutiva sia da ascrivere all'ente creditore interessato. Infatti, restano ferme, da un lato, la facoltà dell'agente esattoriale di chiedere alla Pubblica Amministrazione creditrice di sollevarlo dall'eventuale condanna alle spese in favore del debitore vittorioso e, dall'altro, la possibilità, per il giudice, di compensare le spese del debitore vittorioso nei confronti dell'agente della riscossione e condannare al pagamento delle spese del debitore vittorioso soltanto l'ente creditore impositore, quando questo è presente in giudizio perché chiamato in causa dall'agente esattoriale. Nonostante possa essere esclusa una responsabilità per omesso controllo e/o verifica del titolo esecutivo o del ruolo esattoriale, l'agente della riscossione deve rispondere delle spese del processo che la ...