pignoramento ed espropriazione di beni su cui gravano diritti immobiliari


Diritto di abitazione – bisogni del detentore, ambito familiare e conseguenze della separazione per il coniuge superstite

9 Settembre 2015 - Ludmilla Karadzic


Cosa deve intendersi per bisogni del detentore del diritto di abitazione e qual è il suo ambito familiare Il diritto di abitazione è regolato dal codice civile (articolo 1022) secondo il quale chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia. il divieto di cessione del diritto di abitazione o di concederlo in locazione a terzi (sancito dall'articolo 1024 del codice civile) comporta che il titolare di tale diritto può utilizzare l'immobile che ne costituisce l'oggetto soltanto abitandovi personalmente con la propria famiglia. Tale limitazione differenzia sostanzialmente il diritto di abitazione da quello d'uso, il cui titolare, invece, può utilizzare il bene che ne costituisce oggetto anche per finalità diverse da quelle dell'abitazione, come ad esempio per deposito o per uso ad ufficio riguardante la sua attività imprenditoriale. L'ambito della famiglia, così come delineata dal codice civile (articolo 1023) include, [ ... leggi tutto » ]


Rilascio della casa familiare – il terzo acquirente può proporre domanda di accertamento dell’insussistenza delle condizioni per il perdurare dell’assegnazione

24 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Com'è noto, in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero, ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto, anche oltre i nove anni. Tale opponibilità conserva, beninteso, il suo valore finché perduri l'efficacia della pronuncia giudiziale, costituente il titolo in forza del quale il coniuge, che non sia titolare di un diritto reale o personale di godimento dell'immobile, acquisisce il diritto di occuparlo, in quanto affidatario di figli minori o convivente con figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. È fin troppo evidente, infatti, che il perdurare sine die dell'occupazione dell'immobile, perfino quando ne siano venuti meno i presupposti, per essere i figli divenuti ormai autonomi economicamente, si risolverebbe in un ingiustificato, durevole, pregiudizio al diritto del proprietario terzo [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento immobiliare dopo trasferimento di residenza del debitore » ecco quando non è più possibile

26 Giugno 2015 - Andrea Ricciardi


Pignoramento immobiliare dopo trasferimento residenza del debitore » Ecco quando non è più possibile Per un proprietario di più immobili, titolare di debiti pregressi con Equitalia, è possibile, in caso di vendita di un'abitazione con trasferimento di residenza verso l'altra, sfuggire al pignoramento della casa? Nell'ipotesi in cui, un debitore, proprietario di due case (la prima, un'abitazione di lusso dove c'è l'effettiva residenza, mentre l'altra, non di lusso, in affitto a parenti) avesse debiti pregressi per cartelle esattoriali notificate da Equitalia, per circa 100.000 euro (in difetto) con preavviso di ipoteca, vendesse la casa dove risiede e spostasse la residenza nell'altra, Equitalia potrebbe effettuare il pignoramento dell'immobile? Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo. Quando è possibile il pignoramento immobiliare da parte di Equitalia Come noto, nel nostro ordinamento normativo, è stabilita l'impossibilità del pignoramento dell'unica casa di residenza del debitore, in alcuni casi. In particolare, Equitalia non può procedere all'espropriazione se l'immobile: [ ... leggi tutto » ]


La ricerca telematica dei beni del debitore da sottoporre a pignoramento ed espropriazione

9 Dicembre 2014 - Tullio Solinas


Su istanza del creditore procedente, il presidente del tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede, verificato il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata, autorizza la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare. Il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato dispone, quindi, che l'ufficiale giudiziario acceda mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni o alle quali le stesse possono accedere e, in particolare, nell'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziari, nel pubblico registro automobilistico e in quelle degli enti previdenziali, per l'acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l'individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti. Terminate le operazioni l'ufficiale giudiziario redige un unico processo verbale nel quale indica [ ... leggi tutto » ]


Vincolo di destinazione su un immobile – sufficiente a scongiurare l’espropriazione?

16 Luglio 2014 - Carla Benvenuto


Il codice civile consente la trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili, tra l'altro, a persone con disabilità. Gli atti in forma pubblica - con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità - possono essere trascritti, al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione. I beni conferiti possono costituire oggetto di esecuzione solo per debiti contratti per la realizzazione del fine di destinazione. Ci si chiede se il debitore, in un immobile già di sua proprietà, possa opporre al creditore un vincolo di destinazione finalizzato al soddisfacimento delle esigenze abitative ed in genere ai bisogni del nucleo familiare, argomentando che il debito per cui questi [ ... leggi tutto » ]