sinistro stradale assicurazione e risarcimento danni


Rc auto: classe di merito resta la stessa? » compagnia assicuratrice non può aumentare il premio

27 Agosto 2014 - Giovanni Napoletano


Polizza rc auto scaduta: la compagnia assicuratrice aumenta il premio anche se la classe di merito è rimasta la medesima dell'anno precedente? L'automobilista ha diritto al risarcimento dei danni. Alla scadenza annuale del contratto assicurativo, la compagnia non può aumentare senza motivo e spropositatamente il premio della polizza rc auto nei confronti dell'automobilista con una classe di merito invariata. Il principio vale anche se quest’ultimo vive in una zona urbana ad alto rischio di sinistri. In caso contrario, se l'assicurato è costretto, per questa ragione, a rivolgersi ad un'altra compagnia assicuratrice, con la conseguenza di perdere tutte le condizioni favorevoli già acquisite negli anni precedenti e subendo un ulteriore maggiorazione sul premio, ha diritto al risarcimento danni dalla ex assicurazione. In questo senso, con la sentenza 3965/13, si è espresso il giudice di pace di Salerno. A parere del magistrato di merito in questi casi si configura, infatti, una violazione [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale causato da segnaletica non a norma » l’ente proprietario della strada è sempre responsabile

25 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Se il sinistro stradale è stato causato da una segnaletica stradale insufficiente o collocata in modo non idoneo ad avvisare gli automobilisti del pericolo, l'ente proprietario della strada è sempre responsabile. Questo, sia per il caso di strade urbane che per quelle extraurbane. Ciò è quanto ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza 13364/14. In tema di incidenti causati da vizi del suolo pubblico, i giudici di piazza Cavour hanno sempre fatto una distinzione. La regola base che disciplina la materia è quello della cosiddetta responsabilità oggettiva da parte dell'ente titolare del suolo: praticamente, quest’ultimo è sempre responsabile, e, quindi, tenuto al risarcimento, tutte le volte in cui il danno non si è verificato per un caso fortuito. Detto in parole povere, solo quando l'evento sia stato imprevedibile ed inevitabile, l'infortunato non ha diritto al risarcimento dei danni. Bisogna dire, però, che i concetti di inevitabilità e imprevedibilità [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento dopo sinistro » non è cumulabile l’indennizzo ricevuto dalla compagnia assicurativa privata con la liquidazione dei danni ottenuta con la tutela rc auto

24 Giugno 2014 - Gennaro Andele


Nell'ambito di un sinistro stradale, per quanto riguarda la liquidazione per lesioni, in caso si fosse stipulata un'assicurazione contro gli infortuni, non è possibile cumulare l'indennizzo ricevuto dalla compagnia assicurativa con il risarcimento danni nell'ambito della copertura rc auto. In caso di incidente, il danneggiato non può chiedere i danni sia alla compagnia assicurativa privata, che lo copre in caso di infortuni non mortali, che al responsabile del sinistro stradale coperto da tutela rc auto. Il pagamento dell'uno, infatti, esclude quello dell'altro, o, al contrario, in caso di pagamento parziale dell'uno, si può chiedere all'altro solo la differenza residua. Ciò è quanto si evince dalla sentenza 13233/14 della Corte di Cassazione. Con la pronuncia in esame, infatti, gli Ermellini hanno chiarito che, nell'ambito dell'assicurazione contro i danni, vige il principio cosiddetto indennitario in base al quale l'indennizzo non può mai superare il danno effettivamente subito. Da ciò ne conviene che [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale » il risarcimento danni è ridotto se il passeggero è consapevole del rischio

20 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Qualora il terzo trasportato, ovvero il passeggero, sia consapevole dell'alta velocità e, quindi, del pericolo a cui va incontro, il risarcimento danni da parte dell'assicurazione sarà ridotto. Una compagnia assicurativa ha la possibilità di ridurre il risarcimento danni da versare al terzo trasportato, in caso di un sinistro stradale, qualora il passeggero abbia accettato il rischio di viaggiare con la consapevolezza che la corsa sarebbe stata ad elevata velocità. Ciò è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 11698/14. Questa teoria non è nuova nell'ambito della giurisprudenza riguardante i sinistri stradaali. Il principio accennato, infatti, è applicato, ad esempio, a chi non indossa la cinture. Nella fattispecie della pronuncia esaminata, la vittima è deceduta in una gara clandestina, di cui aveva contezza in anticipo. Non risulta abbia concorso col conducente nella dinamica del sinistro, ma per gli Ermellini questo non importa. Il verdetto in esame ribalta l'unico precedente [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni veicolo dopo sinistro » non può essere superiore al valore ante-incidente

29 Maggio 2014 - Gennaro Andele


Dopo un sinistro stradale, il risarcimento danni richiesto dal danneggiato non può essere superiore al valore che aveva il veicolo prima dell'incidente. La domanda di risarcimento danni subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica, con conseguente potere del giudice di non accoglierla e di condannare il danneggiante al risarcimento per equivalente, ovvero al pagamento di un somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 9367/14. A parere degli Ermellini, pertanto, il danno al veicolo non può essere superiore al valore economico del veicolo stesso al momento dell'incidente. Nei casi pertinenti, dunque, il giudice può optare per il [ ... leggi tutto » ]