prescrizione - prescrizione presuntiva


Contenzioso giudiziale fra avvocato e cliente – decorrenza degli interessi moratori per la parcella contestata

5 Giugno 2015 - Loredana Pavolini


In tema di liquidazione di diritti ed onorari di avvocato e procuratore a carico del cliente, la disposizione comune alle tre tariffe forensi (civile, penale e stragiudiziale) prevede che gli interessi di mora decorrano dal terzo mese successivo all'invio della parcella. Tuttavia quando insorge controversia tra l'avvocato ed il cliente circa il compenso per prestazioni professionali, il debitore non può essere ritenuto in mora prima della liquidazione del debito, che avviene con l'ordinanza che conclude il procedimento e nei limiti di quanto liquidato dal giudice. E' da tale data, e non da prima, che va riportata la decorrenza degli interessi. Questo perché il credito dell'avvocato per onorari professionali è credito di valuta e non di valore, avendo ad oggetto una somma di denaro. Ne consegue che la sopravvenuta svalutazione monetaria non consente una rivalutazione d'ufficio di esso, occorrendo una domanda del creditore di riconoscimento del maggior danno ed il soddisfacimento [ ... leggi tutto » ]


Giudice competente per il recupero giudiziale degli onorari dovuti all’avvocato

5 Giugno 2015 - Loredana Pavolini


Secondo il codice di procedura civile, per l'ingiunzione finalizzata al rimborso dei crediti è competente il giudice di pace o, in composizione monocratica, il tribunale che sarebbe competente per la domanda proposta in via ordinaria. Se il credito riguarda onorari per prestazioni giudiziali o stragiudiziali o rimborso di spese fatte da avvocati, procuratori, cancellieri, ufficiali giudiziari è competente anche l'ufficio giudiziario che ha deciso la causa alla quale il credito si riferisce. In più, gli avvocati o i notai possono proporre domanda di ingiunzione contro i propri clienti anche al giudice competente per valore del luogo ove ha sede il consiglio dell'ordine al quale sono iscritti o il consiglio notarile dal quale dipendono. Il consiglio dell'ordine, in relazione al quale si determina il giudice competente, va identificato in quello al quale il legale è iscritto attualmente, cioè con riferimento al momento della proposizione del ricorso. La norma è evidentemente finalizzata [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione presuntiva per il pagamento dei beni di largo consumo

9 Gennaio 2015 - Chiara Nicolai


Il codice vigente e la giurisprudenza non escludono il piccolo imprenditore dal campo di applicazione della disposizione in base alla quale si prescrive in un anno il diritto dei commercianti per il prezzo delle merci vendute a chi non fa commercio. L'operatività di questa prescrizione presuntiva è limitata a quei rapporti di compravendita tra commercianti al minuto e consumatori, aventi ad oggetto cose destinate ad uso personale dell'acquirente. In sostanza si tratta di ipotesi di alienazione, a titolo oneroso e al minuto, di beni di largo e generalizzato consumo personale e della famiglia, tipiche dei rapporti della vita quotidiana, instaurati senza formalità e contrassegnati normalmente dal pagamento immediato o quasi immediato ed in unica soluzione del corrispettivo, senza il rilascio di quietanza. La prescrizione presuntiva in base alla quale si prescrive in un anno il diritto dei commercianti per il prezzo delle merci vendute al consumatore non è applicabile nel [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione presuntiva del diritto del commerciante al minuto al pagamento delle merci vendute al consumatore

17 Dicembre 2014 - Chiara Nicolai


Si prescrive in un anno il diritto dei commercianti ad ottenere il pagamento delle merci vendute a chi non fa commercio. L'operatività di questa prescrizione presuntiva è limitata a quei rapporti di compravendita tra commercianti e consumatori (il commerciante al minuto è, appunto, il commerciante che vende al consumatore) aventi ad oggetto cose destinate ad uso personale dell'acquirente. Non rientrano nell'ambito di applicazione della norma la vendita di cose destinate ad attività produttiva o al commercio al minuto. Pertanto, la giurisprudenza esclude l'applicabilità della presunzione presuntiva qualora il compratore le destini al commercio con attività di scambio. L'eccezione di prescrizione presuntiva non può essere fatta valere se chi la solleva ha comunque ammesso che l'obbligazione non è stata estinta. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 26433/14. [ ... leggi tutto » ]


All’avvocato non basta l’invio di una nota spese al cliente per interrompere il decorso della prescrizione presuntiva

28 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Com'è noto, se sono trascorsi tre anni dalla data in cui il professionista può dimostrare di aver erogato al cliente una certa prestazione, interviene la prescrizione presuntiva, il debito può considerarsi saldato ed il diritto del creditore estinto. Salvo che il professionista non produca scritti del cliente (ad esempio una e-mail in cui il cliente riconosce il debito e si dice disposto ad onorarlo nel tempo) che dimostrano la volontà di non avvalersi della prescrizione presuntiva maturata relativamente ai compensi pretesi dal professionista. Fatta questa premessa, ci chiediamo se, prima della scadenza del termine triennale, il professionista possa interrompere la prescrizione presuntiva attraverso l'invio al cliente di una nota spese. I giudici della Corte di cassazione, con la sentenza 25153/14, hanno precisato che, affinché un atto abbia efficacia interruttiva della prescrizione esso deve presentare un elemento soggettivo, costituito dalla chiara indicazione del soggetto obbligato, ed un elemento oggettivo, consistente nella [ ... leggi tutto » ]