debiti pignoramento stipendio e pensione


Assegno sociale 2020 e nuovi limiti di pignoramento di stipendio, pensione e conto corrente

28 Dicembre 2019 - Tullio Solinas


A partire da gennaio 2020, l'importo massimo dell'assegno sociale ammonta a 459,83 euro, importo erogato per tredici ratei esenti da tassazione IRPEF. Trattandosi di una misura di sostegno al reddito ed essendo l'importo erogato necessariamente minore del minimo vitale (valorizzato come importo massimo dell'assegno sociale aumentato della metà), l'assegno sociale risulta assolutamente non pignorabile. Ricordiamo che l'assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore di cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge: l'età richiesta per poter accedere alle prestazioni in oggetto è di 67 anni per il 2020, mente l'entità della prestazione decresce con l'aumentare del reddito detenuto dal beneficiario fino ad azzerarsi oltre le soglie previste annualmente dalla legge: per questo si parla di importo massimo dell'assegno sociale. Alla luce degli importi massimi stabiliti per il 2020 relativamente all'assegno sociale nonché ai sensi dell'articolo 545 [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – non commette reato il datore di lavoro terzo pignorato che, dopo l’assegnazione giudiziale, non trasferisce il quinto della busta paga al creditore procedente

24 Agosto 2019 - Chiara Nicolai


Con riguardo alla procedura esecutiva presso terzi, l'articolo 546 del codice di procedura civile, comma 1, stabilisce che dal giorno in cui gli è notificato l'atto previsto di pignoramento, il terzo è soggetto, relativamente alle cose o alle somme da lui dovute e nei limiti dell'importo del credito precettato aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Qualora l'oggetto del pignoramento sia un credito, gli obblighi che la legge impone al custode devono interpretarsi nel senso che il terzo, una volta notificatagli il decreto giudiziale di assegnazione al creditore procedente delle somme detenute in custodia, non può compiere atti di disposizione sulla somma pignorata e non può consegnare o pagare le somme da lui dovute al debitore sottoposto ad azione esecutiva, senza apposito ordine del giudice. Ciò all'evidente scopo di evitare la sottrazione delle somme dal medesimo dovute all'azione esecutiva del creditore procedente. Ne discende che, in [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento – la quota di prelievo va calcolata su stipendi e pensioni al netto delle ritenute

17 Febbraio 2019 - Ludmilla Karadzic


Il pignoramento di stipendi e pensioni è regolato dal DPR 180/1950 (da intendersi esteso anche ai dipendenti privati), nonché dall'articolo 545 del codice di procedura civile. In particolare l'articolo 2 del DPR 180/1950 stabilisce che gli stipendi, i salari e le retribuzioni equivalenti, nonché le pensioni, le indennità che tengono luogo di pensione e gli altri assegni di quiescenza corrisposti dallo Stato e dagli altri enti, aziende ed imprese indicati nell'articolo 1, sono soggetti a sequestro ed a pignoramento nei seguenti limiti: 1) fino alla concorrenza di un terzo valutato al netto di ritenute, per causa di alimenti dovuti per legge; 2) fino alla concorrenza di un quinto valutato al netto di ritenute, per debiti verso lo Stato e verso gli altri enti, aziende ed imprese da cui il debitore dipende, derivanti dal rapporto d'impiego o di lavoro; 3) fino alla concorrenza di un quinto valutato al netto di ritenute, [ ... leggi tutto » ]


I quattro quinti della pensione, anche se l’importo è stato accreditato in conto corrente, costituiscono un diritto inalienabile del debitore

23 Giugno 2017 - Roberto Petrella


Il sequestro preventivo, prodromico alla confisca per equivalente, avente ad oggetto, fra l'altro, il conto corrente bancario dell'indagato e sul quale confluiscono periodicamente gli emolumenti percepiti come trattamento pensionistico, non può estendersi ai 4/5 di ciascuno rateo di pensione accreditato sul conto corrente. In tema di sequestro preventivo funzionale alla successiva confisca per equivalente, infatti, a detta dei giudici della Corte di cassazione (sentenza 30820/2017 - sezione penale) deve riconoscersi valore di regola generale dell'ordinamento processuale al divieto di sequestro e pignoramento di trattamenti retributivi, pensionistici ed assistenziali in misura eccedente ad un quinto del loro importo al netto delle ritenute, stante la riconducibilità dei predetti trattamenti, nella residua misura dei quattro quinti del loro importo netto, nell'area dei diritti inalienabili della persona, tutelati dall'articolo 2 della Costituzione. Va dunque annullato il provvedimento di sequestro e di confisca per equivalente limitatamente alla parte che ecceda la misura di un quinto [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento di stipendi e pensioni – linee guida

15 Gennaio 2017 - Rosaria Proietti


Pensione di invalidità: si ritiene abbia natura di sussidio e sia impignorabile (impignorabilità rilevabile d'ufficio). Indennità di mobilità: si ritiene abbia natura di sussidio e sia impignorabile (impignorabilità rilevabile d'ufficio). Indennità cassa integrazione: in quanto assimilabile allo stipendio è pignorabile. Rendite erogate dall'Inail per infortunio: sono pignorabili solo se si procede per crediti alimentari. Arretrati della pensione: sono pignorabili nei limiti del quinto ove ancora da corrispondersi da parte dell'Ente previdenziale. Crediti alimentari pignorati per altri crediti alimentari: si procede ad assegnazione solo se c'è autorizzazione del Presidente del Tribunale o di Giudice dallo stesso delegato e viene determinata la misura. Sono comprese nella categoria degli alimenti anche le prestazioni dovute in base ad obblighi di mantenimento (impignorabilità rilevabile d'ufficio). Cessioni volontarie opponibili al creditore procedente: visto l'art. 68 dpr 180/1950 e la pressoché totale equiparazione del trattamento riservato ai dipendenti pubblici anche per le retribuzioni dei lavoratori privati, si [ ... leggi tutto » ]