comunione dei beni


Panoramica sull’asta immobiliare giudiziaria » consigli ed avvertenze

13 Novembre 2013 - Andrea Ricciardi


Dopo i recenti articoli esplicativi, ecco una panoramica completa ed esaustiva sulla pratica dell'asta immobiliare. Chiarimenti, consigli ed avvertenze. Immobile all'asta aggiudicato e intestazione ad altra persona Partiamo col dire che una volta aggiudicato l'immobile all'asta, non è possibile farlo intestare ad altra persona nel decreto di trasferimento del giudice. Infatti, il soggetto che ha partecipato personalmente all'asta sarà il medesimo al quale l'immobile aggiudicato sarà trasferito. L'unico modo per consentire il trasferimento dell'immobile ad altra persona è partecipare per conto della stessa tramite procura speciale notarile, da allegare alla domanda di partecipazione all'incanto. Asta e comunione dei beni I coniugi in comunione legale dei beni non hanno l'obbligo di partecipare insieme all'asta. E' sufficiente che uno dei due depositi la domanda di partecipazione e si presenti all'asta: l'immobile eventualmente aggiudicato entrerà automaticamente in comunione. Nel caso si voglia invece evitare questo, il coniuge che vorrà risultare esclusivo titolare del [ ... leggi tutto » ]


Il coniuge superstite ha sempre il diritto di abitazione sull’immobile in cui ha convissuto con il defunto proprietario

21 Ottobre 2013 - Carla Benvenuto


Il coniuge legittimo ha sempre il diritto di abitazione sull'immobile Dopo il decesso di uno dei due consorti, al coniuge legittimo spetta sempre il diritto di abitazione della casa familiare, anche se concorre con altri eredi. Questo fondamentale concetto è stato sancito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 20703/2013, ha stabilito che: In tema di successione necessaria, secondo cui al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli. I presupposti per l'attribuzione di tale diritto è quello che la casa e i mobili che la corredano devono potersi considerare come quella di abituale [ ... leggi tutto » ]


Eredita e successione con casa cointestata » come lasciarla ai miei nipoti?

4 Ottobre 2013 - Andrea Ricciardi


Eredita, successione e casa cointestata » Vorrei lasciarla ai miei nipoti Al momento sono sposata, in regime di separazione dei beni, senza figli e la casa, dove oggi vivo con mio marito, è stata acquistata nel 1999 e ai tempi eravamo ancora fidanzati. Mentre nel contratto preliminare compariva il nome del mio futuro marito, nel contratto effettivo di compravendita, quanto nell'atto pubblico di rogito, abbiamo dovuto far comparire il nome del padre del mio fidanzato. Questo, in quanto il mio ragazzo aveva già intestata il 100% della casa dove abitavano i genitori. Quindi, per non perdere le minime agevolazioni prima casa, ho ceduto e per il rogito si è provveduto all'intestazione acquisto/possesso per la quota 50% a me e per il 50% a mio suocero, sposato in comunione dei beni con mia suocera, che quindi compare nell'atto. Il padre di mio marito, però, mi aveva promesso che non appena avrebbe [ ... leggi tutto » ]


Matrimonio e patrimonio » un prontuario da conservare con cura

12 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Matrimonio e patrimonio » Premessa I due termini matrimonio e patrimonio trovano la loro genesi già nel Diritto Romano: infatti, se con il termine matrimonio (dal latino matrimonium, ossia mater, madre, e munus, compito) si indicava il “compito della madre”, con il termine patrimonium si indicava il “compito del padre”. Matrimonio quale unione di intenti, religiosi, economici, ma che abbisogna di regole e garanzie in una struttura statale. Lo Stato Italiano ha dato valore e tutela costituzionale alle famiglie quali società naturali fondate sul matrimonio (articolo 29 Cost.). L'evoluzione sia del costume sia della mentalità giuridica ha determinato la riforma del diritto di famiglia del 1975. Fu una svolta profonda. Basti pensare al trattamento giuridico della donna, all'istituto della “dote” ante riforma. Il matrimonio ha effetti sulla condizione sociale, giuridica ed economica dei figli e dei coniugi, produce un regime patrimoniale ed un'attività economica. Obiettivo dell'articolo è esplorare le [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale e trust – è possibile davvero non pagare i debiti a creditori e fisco?

21 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Fondo patrimoniale e trust – è possibile davvero non pagare i debiti a creditori e fisco? La regola generale è che l'imprenditore individuale risponde dei debiti relativi alla propria attività con tutto il suo patrimonio, e non solo con la parte destinata all'esercizio dell'impresa. Per separare il patrimonio personale da quello dell'azienda è necessario ricorrere  agli strumenti che la legge mette a nostra disposizione. Il sistema più utilizzato  è  la costituzione di una società di capitali  (srl o spa).  In questo caso la legge prevede che la società risponde dei debiti solo con il proprio patrimonio, quindi il socio rischia solo il capitale conferito, o comunque ciò che ha messo a disposizione dell'impresa. Spesso, tuttavia, anche i soci della srl rinunciano di fatto alla limitazione di responsabilità sottoscrivendo delle fideiussioni a garanzia dei debiti della società, e dunque si trovano in una situazione non molto diversa da quella di una [ ... leggi tutto » ]