Per contestare la richiesta dell’Agenzia delle Entrate (AdE) è necessario presentare un ricorso: un CAF assolutamente non può decidere che la pretesa è illegittima e presentare F24 a zero.
Non è fra le competenze previste per un CAF: al massimo il CAF procederà a chiedere chiarimenti e/o ad assistere l’erede a presentare un ricorso amministrativo in autotutela all’AdE.
Quindi non può stare tranquilla: se è sicura che nulla è dovuto, per veder riconosciuto lo sgravio della pretesa, dovrà presentare ricorso giudiziale, nel termine indicato nell’avviso di accertamento, alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) in qualità di erede della defunta, oppure deve rassegnarsi a pagare quanto richiesto.
Qualora non procedesse in tal senso, verrà notificata presto una cartella esattoriale per i 230 euro, più interessi di mora e spese di notifica.
Ormai gli eventuali crediti per spese mediche non dichiarate nei 730 degli anni precedenti non sono più utilizzabili.
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