Le bollette non pagate hanno un termine di prescrizione, cioè un periodo di tempo dopo il quale il creditore non può più richiedere il pagamento del debito: in Italia, il termine di prescrizione varia a seconda del tipo di fattura.
Ad esempio, le bollette del gas e dell’elettricità hanno un termine di prescrizione di due anni anni.
Idem per quelle dell’acqua.
Questo significa che se non hai pagato una bolletta del gas o dell’elettricità per due anni, il fornitore non può più chiederti di pagare quella fattura.
Per le bollette telefoniche, il termine di prescrizione è di cinque anni. Questo significa che se non hai pagato una bolletta telefonica per 5 anni, il fornitore non può più chiederti di pagare quella fattura.
Inoltre, è importante notare che il termine di prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui la fattura è stata emessa, non dal giorno in cui è stata ricevuta.
Quindi, se hai ricevuto una fattura due anni dopo che è stata emessa, il termine di prescrizione inizierà a decorrere dal giorno in cui la fattura è stata emessa, non dal giorno in cui l’hai ricevuta.
Infine, è importante sapere che il termine di prescrizione può essere interrotto in vari modi, ad esempio se il creditore ti manda una lettera di sollecito o se inizia un procedimento legale per il recupero del debito.
Pertanto, se hai delle fatture non pagate, è importante che tu le paghi il prima possibile per evitare problemi legali.
Se non sei sicuro del termine di prescrizione per una determinata fattura, dovresti consultare un avvocato o un consulente legale.
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