Paolo Rastelli

LA Pubblica Amministrazione (PA) deve notificare al debitore esattoriale la pretesa creditizia entro un termine massimo (fissato per legge in relazione a ciascuno tributo dovuto e non versato spontaneamente) che viene detto di decadenza: quando decide che il debitore non adempirà con le buone, la PA iscriva a ruolo il debito e lo affida, per la riscossione coattiva all’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER). Quest’ultima agisce in favore della PA creditrice inviando al debitore con raccomandata AR, con una richiesta di adempimento (di solito una cartella esattoriale) a fronte dell’insoddisfazione della quale, il concessionario procede legalmente. Il termine entro cui può essere spedita al debitore questa nuova raccomandata e quello di prescrizione che varia dai 3 ai dieci anni, a seconda del tipo di tributo.

E’ evidente, allora, che se nei confronti del debitore la PA matura due crediti diversi, anche nella stessa data, attesa l’estrema variabilità dei termini di decadenza, di prescrizione, nonché dei tempi di lavorazione delle pratiche proprie di ADER, le raccomandate possono essere notificate al debitore anche a distanza di anni.


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