Andrea Ricciardi

La targa è un elemento indispensabile per qualsiasi veicolo a motore: secondo il Codice della Strada, i ciclomotori, le moto di cilindrata inferiore ai 50 centimetri cubici, devono essere dotati di targa posteriore che identifica l’intestatario del certificato di circolazione.

Può capitare che la targa possa essere persa, in caso ad esempio di allentamento del supporto su cui è fissata, oppure rubata durante la sosta del mezzo.

In questi casi, è necessario che il proprietario del ciclomotore lo segnali alle forze dell’ordine: una volta fatta la denuncia, si dovrà attendere almeno 15 giorni, un periodo di tempo necessario agli agenti per escludere il ritrovamento della targa.

Nell’attesa, si può circolare con il ciclomotore dotandolo di una targa provvisoria, fatta da un pannello bianco con sopra riportati i numeri e le lettere della targa originale.

In caso di mancato ritrovamento, sarà necessario richiedere il duplicato della targa alla Motorizzazione Civile.

La domanda per ottenere il duplicato va presentata su modello TT 2118, a cui dovranno essere allegati:

  • la fotocopia della carta d’identità (o della patente);
  • il certificato di circolazione;
  • la denuncia di smarrimento della vecchia targa.
  • ricevute di pagamento dei bollettini.

Per quest’ultimi, è necessario versare:

  • 13,58 euro su bollettino postale prestampato 121012 per la nuova targa;
  • 10,20 euro con bollettino postale prestampato 9001 per i diritti della Motorizzazione Civile;
  • 32 euro per l’imposta di bollo su bollettino prestampato 4028.

Dunque, il costo totale ammonta a quasi 56 euro.

Il duplicato può essere richiesto anche quando la targa è deteriorata, tanto da risultare illeggibile: in questo caso, però, non si deve presentare alcuna denuncia.

Ricordiamo che la targa in uso ai ciclomotori è diversa rispetto a quella dell’auto o dei motocicli, poiché personale ed abbinata ad una persona fisica o giuridica: dunque, in caso di vendita del veicolo resta al vecchio proprietario.

Tuttavia, è vietato trasferire la stessa targa tra due ciclomotori, anche se dello stesso proprietario, se prima non viene dissociata da un veicolo e assegnata ad altro mezzo.

Il trasgressore rischia una multa compresa tra 79 e 316 euro.

Chi invece circola con un ciclomotore munito di targa non propria o con targa difforme dalle caratteristiche indicate nel Codice della Strada è soggetto al pagamento di una multa da 1.871 a 7.488 euro, più il fermo amministrativo del mezzo per un mese.


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