Noi, come certamente capirà, non siamo in grado di consigliarle se sia buona o cattiva pratica fidarsi di quanto riferito da un addetto qualsiasi di un contact center (beninteso, con tutto il rispetto dovuto a chi lavora nel settore). Ma su qualcosa possiamo prendere sicuramente posizione:
– sarebbe meglio pretendere una risposta scritta – questo è certo, ma nessuno le fornirà un documento che autorizza il ritardo nel pagamento della rata;
– nel settore dei prestiti e del recupero crediti, la risoluzione del contratto è regolata dal Testo Unico Bancario, secondo il quale costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata.
Questo per dire che, se sarà in grado di mettersi in pari entro il trentesimo giorno dalla scadenza della rata, avrà nulla da temere riguardo alla temuta risoluzione del contratto di saldo stralcio: al più rischia l’applicazione degli interessi moratori (che sono ben poca cosa per un ritardo di qualche settimana).
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