Non può esserci alcuna sanzione penale per una dichiarazione di reddito presunto, per di più per una tipologia di reddito che prevede per i primi tre mesi stipendio e provvigioni e, successivamente, solo provvigioni.
Nel gennaio 2023, in occasione del rinnovo ISEE, non disporrà ancora della certificazione Unica rilasciata dal datore di lavoro (che, di solito, viene consegnata a marzo), ma potrà sicuramente sommare gli importi lordi delle buste paga relative ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Qualora dovesse rinnovare il reddito di cittadinanza dopo febbraio-marzo 2023, invece, potrà basarsi sulla Certificazione Unica (CU).
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