Marzia Ciunfrini

Lei ha perfettamente ragione: il notaio avrebbe dovuto astenersi dalla trascrizione dell’accettazione dell’eredità ad opera della parte venditrice, che indichiamo con A, ed invitare il proprio cliente B (ovvero la controparte) a differire l’acquisto fino a quando la formalità non fosse stata effettuata. Infatti quando si stipula un atto di compravendita di un immobile che è stato acquisito dalla proprietà A per successione dal de cuius C, senza la trascrizione del passaggio ereditario da C ad A non avrebbe alcun senso (e validità per l’opposizione a terzi) trascrivere nei registri immobiliari il passaggio di proprietà da A a B.

Solo per sua informazione aggiungiamo che per procedere alla trascrizione dell’accettazione dell’eredità ad opera della parte venditrice occorre il versamento di 200 euro per imposta ipotecaria ed altri 100 euro per l’imposta di bollo e la tassa ipotecaria.

La tariffa minima tabellare per l’attività di trascrizione svolta dal notaio è compresa fra i 100 e 300 euro: il notaio della controparte ne pretende 200. Lei può quindi incardinare, se lo ritiene, un contenzioso per ottenere uno sconto finalizzato ad ottenere l’applicazione della tariffa tabellare minima, anche se non è chiaro, dalla sua esposizione se la parcella di 500 euro risulta comprensiva di IVA e Cassa di Previdenza del Notariato, nel qual caso, addirittura, risulterebbe che il notaio della controparte le abbia applicato una tariffa professionale minore di quella minima tabellare prevista per l’attività svolta.

Il consiglio, anche se non richiesto (ma glielo dispensiamo gratis), è quello di conservare le coordinate del professionista di controparte per eventuali future esigenze.


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