Ornella De Bellis

Dalla visura effettuata nella Centrale Rischi della Banca d’Italia è possibile risalire al creditore attuale, dal momento che deve essere stata sicuramente riportata un’eventuale cessione del credito effettuata dopo l’erogazione del prestito: una volta conosciuto il soggetto creditore bisognerà contattarlo presentandogli una iniziale offerta per la composizione extragiudiziale della debenza, cui seguirà, probabilmente, una trattativa per raggiungere un punto di incontro ritenuto vantaggioso dalle due controparti, quello che si dice accordo transattivo a saldo stralcio.

Ciò che bisogna sapere è che la cancellazione (o, meglio, l’oscuramento) della segnalazione di sofferenza interverrà dopo tre anni dalla data di regolazione della posizione debitoria: ciò vuol dire che, qualora l’accordo transattivo a saldo stralcio prevedesse un piano di rientro dilazionato nel tempo, la sofferenza censita nella Centrale Rischi di Bankitalia, non sarà più visibile agli intermediari (banche e finanziarie) a partire dal trentaseiesimo mese successivo a quello in cui sarà stata versata l’ultima rata programmata dal piano di ammortamento del prestito non rimborsato.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.