Andrea Ricciardi

La Camera ha approvato il decreto legge contro il caro bollette: i voti a favore sono stati 323, 49 i contrari: il provvedimento contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Il decreto punta poi a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili sia per arrivare a una maggiore indipendenza dagli idrocarburi sia per ridurre il fabbisogno energetico dall’estero.

A questo scopo è stata semplificata la procedura per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici.

I relativi lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non verranno subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”.

Stretta a termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni.

Dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi più 2 gradi di tolleranza e non dovrà essere minore dei 27 gradi meno due gradi di tolleranza.

Lo prevede un emendamento al dl bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive delle Camera.

Via il canone Rai dalle bollette elettriche dal 2023: è quanto prevede un ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (Gruppo Misto) al decreto energia approvato alla Camera.

Accettato dal governo, dapprima come raccomandazione, il testo è stato poi accolto con riformulazione (senza dunque dover essere posto ai voti) prevedendo di “adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai”. Resta ovviamente da capire come lo Stato andrà a pescare quegli 1,7 miliardi l’anno circa di gettito del canone tv.

Ma secondo diversi addetti ai lavori, la stretta sulle temperature negli uffici pubblici è solo l’inizio di un percorso difficoltoso, in cui il razionamento energetico sarà praticamente inevitabile.

Il Paese ha scorte sufficienti fino a ottobre, per non correre rischi il governo dovrà probabilmente prolungare la stretta.

Dapprima con altri provvedimenti per ridurre drasticamente i consumi delle amministrazioni pubbliche, per esempio sull’illuminazione. Poi, eventualmente, coinvolgendo anche i privati e la popolazione.

Sul Bonus Energia invece viene confermata l’intenzione del mese scorso di aumentare la soglia ISEE di accesso da 8,265€ a 12.000€ per il periodo dal 1 aprile 2022 al 31 dicembre 2022.


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