L’articolo 476 del codice civile stabilisce che l’accettazione dell’eredità è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.
Ora, molto probabilmente, per riscuotere i ratei arretrati di pensione mai percepiti da suo padre, lei avrà presentato una richiesta, che integra l’accettazione tacita dell’eredità. Ne consegue la nullità della successiva rinuncia.
Ragion per cui l’INPS ha adesso il diritto di rivalersi sulla NASpI spettante all’erede per recuperare l’indebito importo corrisposto al suo genitore quando questi era in vita.
Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.