Anche se avessi fruito di prestiti mai rimborsati, erogati da mille banche o finanziarie, ammesso che tutti e mille decidessero di rivolgersi al giudice, la quota mensile massima trattenuta dal cedolino pensione non potrebbe mai superare il 20% della parte della pensione eccedente il minimo vitale (oggi pari a circa 690 euro).
Per fare i conti ipotizzato che la pensione al netto degli oneri fiscali ammonti a mille euro/mese, pure se fossi impegolato di debiti per un milione di euro, i creditori potrebbero ottenere dal giudice massimo 30/100 (1000 – 690) euro, cioè 62 euro. Solo il primo creditore giudizialmente procedente in ordine cronologico otterrebbe la trattenuta, gli altri dovrebbero accodarsi e pazientare per accedere ad un prelievo mensile del debitore, sempre sperando che egli goda di ottima salute e campi più di cent’anni.
Quindi, tralascerei di avvalersi della legge 3/2012 (sovraindebitamento), anche perché bisognerebbe dimostrare l non colpevolezza del debitore riguardo alla morosità alla somma eccessiva accumulata a debito.
Inutile pensare a farsi pagare la pensione allo sportello: il pignoramento verrebbe effettuato presso l’INPS e quindi allo sportello le verrebbe comunque pagata la pensione già decurtata.
I conti correnti devono essere chiusi: eventuali risparmi vanno allocati presso terzi fiduciari parenti o amici.
Dopodiché sarà sufficiente non pagare più nessuno.
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