Il debitore inadempiente può, ad esempio, conoscere e/o aver promesso una dazione in denaro al funzionario addetto all’istruttoria finalizzata alla concessione del prestito presso la finanziaria creditrice, il quale, di conseguenza, redige una relazione favorevole all’aspirante debitore attribuendogli un merito creditizio positivo.
Il debitore inadempiente può conoscere e/o aver promesso una dazione in denaro ad un funzionario della società che gestisce la base dati della Centrale Rischi, il quale ha temporaneamente (per la durata dell’istruttoria) oscurato i dati negativi ivi censiti.
Oppure, più semplicemente, la finanziaria creditrice adotta una politica di erogazione dei prestiti abbastanza rischiosa, pretendendo tassi di interesse al limite dell’usura e, magari, ipotizzando il recupero coattivo del debito attraverso il pignoramento della pensione che, nonostante la cessione del quinto in corso, gli consentirebbe di operare una trattenuta mensile di 200 euro/mese.
Il debitore, infine, potrebbe aver concesso ipoteca volontaria su un immobile di proprietà.
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