Piero Ciottoli

Poiché sono state omesse informazioni essenziali, presupporremo che i chiamati all’eredità del fratello premorto siano due, un fratello ed una sorelle e cioè che il fratello deceduto non abbia coniuge e figli.

In tale ipotesi il 50% della casa e del terreno industriale del fratello deceduto andrebbero ripartiti fra il fratello e la sorella superstiti.

In caso di accettazione dell’eredità, il fratello e la sorella superstiti del de cuius diventerebbero debitori dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) e ammesso che nessuno dei due eredi avesse residenza nell’unica casa di proprietà (e che il debito esattoriale risulti superiore a 120 mila euro), quest’ultima potrebbe essere espropriata. Il debitore, ex articolo 571 del codice di procedura civile, non può partecipare all’asta per l’assegnazione della quota di compartecipazione pignorata dell’immobile.

Qualora, invece, il fratello e la sorella superstiti del de cuius rinunciassero all’eredità, l’immobile passerebbe allo Stato e la sorella potrebbe partecipare all’asta se, e quando, lo Stato decidesse di vendere la quota di compartecipazione di cui è proprietario.


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