Ornella De Bellis

Il creditore che ha segnalato la posizione del debitore in un Sistema di Informazione Creditizia (SIC) ovvero una Centrale Rischi privata, o nella Centrale Rischi pubblica della Banca d’Italia, può rendere non visibili (oscurare) per un determinato periodo di tempo i dati del soggetto censito. Per esempio, quando si sospetta un errore nel trattamento dei dati, a fronte di un reclamo del soggetto segnalato e nell’eventuale attesa che l’accertamento venga portato a termine, i dati vengono oscurati.

Durante l’oscuramento la posizione censita ed oscurata è come se fosse inesistente per gli altri partecipanti al Sistema di Informazioni creditizie (SIC).

Quello che appare assai strano è che dal 31 marzo 2021 ancora non si sia proceduto all’aggiornamento dei dati.

Anche Experian deve uniformarsi al vigente Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti sottoscritto da CRIF, Experian, CTC, Assilea eccetera e le principali associazione per la difesa dei consumatori. Peraltro, come già accennato, il temporaneo oscuramento dei dati censiti è attivato e gestito centralmente dal creditore partecipante al SIC.

Lei deve avere sicuramente qualche amico nella banca creditrice: infatti, il procurato oscuramento dei dati negativi in SIC, quando non riconducibile ad un reclamo motivato del debitore censito e ad un conseguente approfondito accertamento sulla legittimità della segnalazione, può essere ottenuto solo con l’intervento di funzionari, della banca creditrice, che sono abilitati all’inserimento e/o alla modifica delle posizioni debitorie da trasmettere al SIC.


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