Piero Ciottoli

Volendo estendere, per assurdo, il suo ragionamento, potremmo, allora, dedurre che la percezione dei canoni di locazione da parte dell’erede potrebbe anche rappresentare l’effetto della costituzione, tacita, di un usufrutto a favore del beneficiario: usufrutto che, in conseguenza del decesso della nuda proprietaria, confluirebbe poi nella piena proprietà dell’immobile. Ma l’ipotesi non starebbe né in cielo, né in terra.

L’assegnazione all’erede dell’importo del canone mensile di locazione si configura semplicemente come una donazione del canone di locazione, e non può giuridicamente essere assimilato, in nessun modo, ad una tacita donazione dell’immobile.


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