Tullio Solinas

L’invalido avente diritto all’assistenza domiciliare secondo il progetto HCP (Home Care Premium) riceve un contributo economico finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico.

Quindi è pienamente legittimo il pignoramento presso l’avente diritto all’assistenza domiciliare per il rimborso dei debiti dovuti dal proprio assistente.

L’invalido, datore di lavoro, dovrà, pertanto, ottemperare agli obblighi previsti per il terzo pignorato, ex articolo 546 del codice di procedura civile, ovvero comunicare con raccomandata AR al creditore procedente che ne faccia richiesta, l’importo della busta paga, l’entità degli assegni familiari eventualmente corrisposti (che sono impignorabili), nonché l’esistenza di trattenute gravanti sulla busta paga per cessioni del quinto dello stipendio o pregressi pignoramenti ancora in corso.

Inoltre l’invalido, datore di lavoro, sempre ai sensi dell’articolo 546 del codice di procedura civile, dovrà accantonare il 20% dello stipendio erogato – al netto degli oneri fiscali, dei contributi assicurativi e previdenziali dovuti, nonché degli assegni familiari corrisposti al dipendente debitore – e utilizzare l’accantonamento per consegnare al creditore procedente l’importo mensile stabilito dal giudice con il decreto di assegnazione, a partire dal giorno in cui gli è stato notificato l’atto di pignoramento.


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