Carla Benvenuto

In sede di divisione ereditaria può eccepire la differenza nel classamento degli immobili e quindi la differenza di valore delle quote ereditarie assegnate per testamento, chiedendo che la ripartizione si adegui alla normativa vigente.

Nella situazione in cui il de cuius non abbia un coniuge superstite, con due figli che gli sopravvivono, la legge prevede che 1/3 dell’eredità lasciata dal defunto (relitta) sia disponibile per essere assegnata dal testatore a chi gli pare, mentre un 1/3 va a ciascuno dei due figli rappresentando la quota di legittima riservata a ciascuno di essi.

Se ne conclude che il valore della quota ereditaria che spetta al coerede leso (chi ci scrive) deve essere almeno pari ad 1/3 del valore commerciale complessivo degli immobili.

Se la sorella coerede non accetta di pervenire ad un accordo transattivo, non resta che avviare un’azione giudiziale di riduzione della quota ad ella destinata per testamento.


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