Andrea Ricciardi

Dovrà compilare la dichiarazione dei redditi indicando che nel 2020 non aveva la moglie a carico fiscale: poi riporterà nella dichiarazione dei redditi i dati presenti nella Certificazione UNICA (CU) rilasciata dal datore di lavoro (nella quale sono state registrate le imposte già pagate e le detrazioni fruite indebitamente per sua moglie).

La restituzione delle detrazioni indebitamente fruite in corso 2020 ed erogate dall’Agenzia delle Entrate (AdE) tramite il datore di lavoro, si tradurrà in una maggiore imposta a saldo da pagare con modulo F24 o in un minore credito di imposta soggetto a rimborso successivo da parte di AdE.

In altre parole, per pareggiare i conti con l’Agenzia delle Entrate deve semplicemente compilare la dichiarazione dei redditi indicando che sua moglie non è coniuge a carico, trascrivere i dati contenuti nella CU, cioè le imposte già pagate e le detrazioni già fruite ed effettuare il calcolo (a saldo) delle imposte dovute (o a credito se il saldo è negativo).


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