I debiti dei genitori passano ai figli, ma non in solido, pro quota: l’articolo 752 del codice civile stabilisce, infatti, che i coeredi (che accettano l’eredità) contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari del de cuius, in proporzione delle loro quote ereditarie.
Nel caso specifico, in assenza di dichiarazione di rinuncia all’eredità dei due chiamati e supponendo vedova la madre deceduta, ciascuno dei due fratelli dovrà farsi carico del 50% dei debiti accumulati in vita dalla propria genitrice.
In particolare, il figlio convivente ha solo tre mesi di tempo dal decesso della madre, per presentare la dichiarazione di rinuncia all’eredità.
Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.