Ludmilla Karadzic

Il nuovo creditore effettuerà il raffronto fra il debito residuo verso la banca (munita di privilegio) che ha erogato il mutuo ipotecario (72 mila euro) e la valutazione dell’importo ricavabile da una vendita all’asta dell’immobile.

Anche in prospettiva, ovvero considerando i tempi necessari per poter efficacemente accedere alla trattenuta del quinto stipendiale.

Quindi deciderà cosa fare, considerando che ogni anno che passa, qualora il mutuatario continuasse a pagare regolarmente le rate del mutuo, il debito ipotecario diminuirebbe.

Per farla breve, consiglierei di tentare un accordo transattivo a saldo stralcio con il terzo creditore per evitare eventuali azioni, anche differite nel tempo, finalizzate all’espropriazione immobiliare per la soddisfazione del prestito non rimborsato.


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