Patrizio Oliva

Bisognerebbe innanzitutto capire se la sua permanenza all’estero sia durata più o meno di 90 giorni: nel primo caso è d’obbligo la registrazione del cittadino italiano nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e qualsiasi notifica perfezionata presso l’ultima residenza italiana del destinatario è valida in assenza di iscrizione all’AIRE (anche qualora la relata di consegna non fosse veritiera – potrà se vuole, querelare di falso il postino, ma la notifica risulterà comunque effettuata correttamente).

Nel secondo caso, invece, bisognerà assoldare un avvocato e presentare querela di falso per dimostrare che lei non era presente, a quella data, nel luogo di residenza del destinatario (faranno fede i timbri di transito sul passaporto). La notifica accertata come non effettuata o la relata non veritiera si riverbereranno sulla correttezza delle notifica che risulterà come non effettuata.

Qualora, invece, dalla relata fossero risultati temporaneamente irreperibili, tutti i familiari conviventi del destinatario, destinatario compreso, e l’atto fosse stato messo in giacenza presso l’ufficio postale territorialmente competente, sarà pressoché impossibile dimostrare che il postino abbia omesso di lasciare l’avviso di inizio giacenza (che può, purtroppo, andare smarrito, senza alcuna possibilità di smentita).


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