Il debito INPS della madre si trasmette ai figli legittimari: per evitare di dover corrispondere all’INPS, pro quota, il residuo dovuto, i figli devono rinunciare all’eredità.
Ai sensi dell’articolo 19 del codice civile, la rinuncia all’eredità deve farsi con dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione , e inserita nel registro delle successioni.
In caso di mancata iscrizione della rinuncia nel registro delle successioni l’atto non è opponibile ai terzi.
Inoltre, l’articolo 485 del codice civile dispone che il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari (ad esempio quando conviveva con il genitore al momento del decesso), deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno del decesso o della notizia della devoluta eredità oppure, nello stesso termine deve presentare rinuncia all’eredità. Altrimenti rischia di essere considerato erede puro e semplice e restare obbligato per i debiti del de cuius.
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