Ma il debitore dimentica delle eventuali sanzioni comminate, a suo tempo, per il proprio assegno rimasto impagato e, addirittura protestato? Come potrebbe eccepire oggi, la falsità di un assegno posto all’incasso e protestato dieci anni fa?
Pertanto, l’eccezione del debitore mi sembra fondata sul nulla assoluto. Inoltre, se l’importo è compatibile con quello di fatture commerciali emesse a carico del traente, il debitore inadempiente e (a questo punto) anche mascalzone, rischierebbe di beccarsi una contro querela con i fiocchi.
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