Michelozzo Marra

Una vedova con tre figlie può assegnare a chi vuole delle tre figlie solo 1/3 della propria eredità (quota disponibile al de cuius) per non violare le disposizioni vigenti in tema di successione testamentaria: le tre figlie, invece devono avere ciascuna i 2/9 dell’eredità che la madre vedova lascerebbe loro. Questo per evitare strascichi giudiziari (impugnazione del testamento) per violazione della quota di legittima che una o entrambe le sorelle potrebbero avviare nei confronti della sorella privilegiata dalle disposizioni testamentarie della madre.

In pratica, fatto 100 il valore complessivo dell’eredità, alle due figlie abili (o alla figlia disabile nonchè a quella abile che non si è mai occupata della sorella disabile) dovrebbe essere assegnato ciascuna il 22,2% del patrimonio.

Alla figlia disabile (o alla figlia che si è occupata e che si occuperà della sorella disabile), in pratica alla figlia da privilegiare, invece, può essere lasciato il 55,6% del patrimonio.

Inutile aggiungere che una questione così delicata va affrontata, necessariamente, con il supporto di un notaio.


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