Paolo Rastelli

Lascerei da parte il tema della prescrizione di una cartella esattoriale, questione molto articolata e complessa per discettare sulla quale occorrono molte più informazioni di quelle referenziate nel quesito.

Per decidere se la cartella esattoriale di importo complessivo (comprendente cioè sanzioni, interessi di ritardato pagamento, spese di esazione e di notifica) non superiore a 5 mila euro, a carico di soggetto con reddito lordo percepito non superiore a 30 mila euro sia annullabile, bisogna guardare alla data in cui l’ente creditore affida la riscossione del credito a Agenzia delle Entrate Riscossione. Si tratta di una data che viene riportata nel documento esattoriale e che è sicuramente precedente alla sua prima notifica.

Tale data deve essere compresa fra il primo gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010. Ad ogni buon conto, l’annullamento è automatico: l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER ex Equitalia) conosce la data di affidamento e, incrociando i dati con l’Anagrafe Patrimoniale gestita da Agenzia delle Entrate è anche in grado di conoscere il reddito lordo percepito nel 2019 dal debitore.

Per conoscere la proprie esposizione debitoria esattoriale dopo l’operazione di annullamento, basterà consultare l’area riservata a ciascun debitore disponibile sul sito web di ADER.


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