Gli avvisi di accertamento d’ufficio per l’omessa denuncia di inizio occupazione relativamente alla TAssa RIfiuti o TARI possono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere effettuata.
Ai fini della decadenza vale la data in cui l’accertamento è stato consegnato all’ufficio postale per la notifica via posta raccomandata AR e non quella in cui il plico viene effettivamente consegnato al destinatario.
La prescrizione del diritto comunale di esigere la TARI è quinquennale: ovvero, se l’evasione viene scoperta nel 2020, il Comune può richiedere il pagamento della tassa solo relativamente all’ultimo quinquennio. In sintesi il comune può agire come se lei avesse iniziato ad occupare l’appartamento da gennaio 2015. Ed entro il 31 dicembre 2020 le ha notificato l’inadempimento.
In altre parole, pur essendo obbligato a presentare dichiarazione di inizio occupazione nel 2013 e non avendo ottemperato, lei avrebbe potuto rimediare nel 2014, oppure nel 2015, e non l’ha fatto …
Per correggere la metratura in base alla quale viene applicata la tassa, può rivolgersi agli uffici comunali preposti alla gestione ed alla riscossione della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, producendo una visura catastale dell’appartamento in cui ha vissuto nel 2015 e presentando una istanza in autotutela.
In caso di mancato accoglimento della stessa, per contestare giudizialmente l’importo preteso dal comune di Roma in riferimento alla metratura dell’appartamento assoggettato a TARI, bisognerà rivolgersi alla Commissione Tributaria Provinciale.
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