DOMANDA
Sarei curioso di sapere perché nessuno è intervenuto sulle speculazioni che sono state fatte sulla piattaforma di e-commerce Ebay durante il lockdown, dove gli inserzionisti vendevano mascherine anti contagio a prezzi stratosferici.
Perché Ebay lo permetteva?
RISPOSTA
Chiuso il procedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) contro la piattaforma online Ebay, che a marzo vendeva sul suo sito mascherine e dispositivi medici di contro il Covid-19 a prezzi stratosferici: la piattaforma si è impegnata a vigilare sui prezzi al fine di evitare qualunque speculazione.
Niente multa, ma la promessa di non farlo mai più e di vigilare in futuro sui prezzi. Pena una multa che può andare dai 10 mila euro ai 5 milioni.
Si chiude così il procedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, aperto contro la piattaforma di vendita online eBay che a marzo, mentre il virus del Covid 19 avanzava offriva a prezzi stratosferici mascherine e dispositivi medici che promettevano di essere efficaci a prevenire il Covid 19.
Nessuna multa perché l’Antitrust s’era ripromessa di non accanirsi contro le aziende che riuscivano a trovare mascherine in un periodo in cui non ce n’era l’ombra (e bisogna anche dire che eBay non era l’unica, anche su altre piattaforme erano presenti offerte simili), ma un impegno per il futuro che cambia le carte in tavola: eBay diventa così responasabile dei suoi prezzi e di una eventuale speculazione su questi.
Una vittoria importante.
Troppi prodotti venivano venduti sulla piattaforma a prezzi stratosferici, senza contare che per alcuni si sosteneva che erano in grado di fronteggiare efficacemente la diffusione del virus.
Oltre ai prezzi stellari dei prodotti, 20 volte il prezzo consueto, c’era stata anche la vendita di prodotti farlocchi che non avevano alcuna efficacia.
Ora l’Antitrust ha stabilito un principio sacrosanto, ossia che eBay, nella sua qualità di titolare di una piattaforma di marketplace, è responsabile delle vendite effettuate sulla propria piattaforma ed è pertanto tenuta, con diligenza professionale, ad adottare misure volte ad evitare fenomeni di speculazione.
Insomma, non può lavarsene le mani, scaricando la responsabilità sul venditore.
Inoltre, deve impedire e prevenire l’utilizzazione di richiami e diciture che inducono i consumatori in errore rispetto alla caratteristiche del prodotto e che vengono presentati come indicati per limitare la diffusione del virus”
E’ insomma un monito a tutte le altre piattaforme che operano sul web.
Il prezzo cui vengono vendute mascherine e dispositivi medici non può essere stratosferico.
eBay si è infatti impegnata, a mantenere attivo un sistema di filtraggio per bloccare inserzioni contenenti un uso improprio di keyword legate al Covid-19, ad adottare una procedura speciale, a integrazione della vigente policy in materia di prezzi, la cosiddetta price gouging, per rimuovere inserzioni di prodotti connessi al Covid che registrano un aumento anomalo del prezzo medio rispetto al prezzo medio del mese precedente, all’adozione di una white list con i venditori autorizzati a inserire offerte per mascherine e gel igienizzanti.
E l’Antitrust non è stata con le mani in mano dopo la segnalazione dell’Unione nazionale consumatori.
Sono state rimosse un elevato numero di inserzioni, tra le 300 e 400 mila.
Giusto, quindi, che non ci sia stata una condanna pecuniaria e che il procedimento si sia chiuso con impegni che però costituiscono un importante precedente.
Come dire d’ora in avanti niente sanzioni, ma multe.
27 Novembre 2020 - Gennaro Andele
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